Eliminate le scomuniche a sette vescovi illeciti. Costituita la nuova diocesi di Chengde per mons. Guo Jincai
Città del Vaticano (AsiaNews) – In concomitanza con la notizia sulla firma di un accordo provvisorio fra Cina e Santa Sede sulla nomina dei vescovi, la Sala stampa vaticana ha pubblicato due importanti notizie: la prima è che papa Francesco ha cancellato la scomunica ai sette vescovi ufficiali, ordinati senza mandato pontificio; la seconda è che il Vaticano ha deciso di costituire la diocesi di Chengde, ritagliandole un territorio da altre diocesi (in particolare da Jehol/Jinzhou e di Chifeng). Questo darà la possibilità a mons. Guo Jincai, ritornato alla comunione ecclesiale, di avere una diocesi in proprio, senza condividerla con altri vescovi.
In passato il Vaticano aveva chiesto ai vescovi legittimi di Shantou e Mindong, rispettivamente mons. Pietro Zhuang Jianjian e mons. Giuseppe Guo Xijin, di lasciare il posto a mons. Giuseppe Huang Bingzhang e Vincenzo Zhan Silu, ora riconciliati col papa. Al presente non si sa se questo avverrà.
Tolte le scomuniche
Al fine di sostenere l’annuncio del Vangelo in Cina, il Santo Padre Francesco ha deciso di riammettere nella piena comunione ecclesiale i rimanenti Vescovi “ufficiali” ordinati senza Mandato Pontificio: S.E. Mons. Giuseppe Guo Jincai, S.E. Mons. Giuseppe Huang Bingzhang, S.E. Mons. Paolo Lei Shiyin, S.E. Mons. Giuseppe Liu Xinhong, S.E. Mons. Giuseppe Ma Yinglin, S.E. Mons. Giuseppe Yue Fusheng, S.E. Mons. Vincenzo Zhan Silu e S.E. Mons. Antonio Tu Shihua, O.F.M. (deceduto il 4 gennaio 2017, che prima di morire aveva espresso il desiderio di essere riconciliato con la Sede Apostolica).
Papa Francesco auspica che, con le decisioni prese, si possa avviare un nuovo percorso, che consenta di superare le ferite del passato realizzando la piena comunione di tutti i Cattolici cinesi.
La Comunità cattolica in Cina è chiamata a vivere in più fraterna collaborazione, per portare con rinnovato impegno l’annuncio del Vangelo. Infatti, la Chiesa esiste per testimoniare Gesù Cristo e l’Amore perdonante e salvifico del Padre.
La nuova diocesi di Chengde
Nel desiderio di promuovere la cura pastorale del gregge del Signore e per attendere più efficacemente al suo bene spirituale, il Sommo Pontefice Francesco ha deciso di costituire nella Cina Continentale la diocesi di Chengde, suffraganea di Beijing, con sede episcopale nella chiesa cattedrale di Gesù Buon Pastore, sita nella Divisione Amministrativa di Shuangluan, “Città di Chengde”.
Una parte rilevante del territorio della nuova Diocesi è appartenuta anticamente al vicariato apostolico della Mongolia Orientale, eretto il 21 dicembre 1883 ed elevato a diocesi di Jehol/Jinzhou con la Bolla Quotidie Nos di Papa Pio XII dell’11 aprile 1946.
La nuova circoscrizione ecclesiastica si trova nella provincia di Hebei. Il territorio è quello compreso negli attuali confini amministrativi civili della “Città di Chengde” e include, perciò, otto Distretti rurali (Chengde, Xinglong, Pingquan, Luanping, Longhua, Fengning, Kuancheng e Weichang) e tre Divisioni Amministrative (Shuangqiao, Shuangluan e Yingshouyingzikuang).
Di conseguenza, vengono modificati i confini ecclesiastici delle diocesi di Jehol/Jinzhou e di Chifeng, in quanto una porzione del loro territorio viene assegnata ora alla nuova diocesi di Chengde. Questa ha un’area di 39.519 Km2 e una popolazione di circa 3,7 milioni di abitanti. Secondo dati recenti, vi sono circa 25.000 cattolici, distribuiti in 12 parrocchie, nelle quali prestano servizio pastorale 7 sacerdoti, una decina religiose e alcuni seminaristi.
24/09/2018 11:37
22/09/2018 14:52