Elezioni ucraine: in testa il Partito del premier ad interim Yatseniuk
Mosca (AsiaNews) - Con il 30,06% delle schede elettorali scrutinate, il partito del premier ad interim Arseni Yatseniuk - il Fronte Popolare - è in testa nelle prime parlamentari del dopo Maidan, che si sono svolte il 26 ottobre in Ucraina. Per la formazione del politico (vicino agli Usa, contrario alla tregua nell'Est e al dialogo con la Russia di Vladimir Putin) hanno votato per ora il 21,71% degli elettori.
Le sue probabilità di diventare ora premier legittimo aumentano notevolmente; scenario poco gradito a Mosca, che in lui ha sempre visto il "burattino" di Barack Obama. Con il 21,59% dei voti segue il "Blocco Poroshenko", guidato dall'oligarca e presidente eletto, il quale sperava di veder uscire dalle urne una Rada più compatta intorno alle sue posizioni e che permettesse di portare avanti, senza troppi compromessi, le riforme necessarie e i negoziati per la pace nel Donbass.
I seggi non hanno neppure aperto in Crimea, annessa a marzo alla Russia, e in parte delle regioni di Donetsk e Lugansk, controllate dai separatisti. I primi exit pool davano la vittoria al Blocco, con il 23% delle preferenze (comunque ben al di sotto del previsto 30%). A sorpresa, secondo gli exit pool, i liberal-moderati di Samopomoch (Auto-aiuto) del sindaco di Leopoli, Andry Sadovy, si sono piazzati terzi con il 13,2%. Quarti, anche qui a sorpresa, ci sarebbero (7,6% secondo exit pool, 9,6% dopo i primi scrutini) i deputati filo-russi del Blocco delle Opposizioni, composto da ex membri del Partito delle Regioni dell'ex presidente Viktor Yanukovich.
I radicali di Olen Lyashko - che presentava una lista di combattenti e militari - sarebbero al 7,52%, mentre la pasionaria della Rivoluzione arancione, l'ex premier Yulia Timoshenko, con il suo partito Batkivschyna, sarebbe dentro per un soffio avendo raccolto appena il 5,81%.
Il partito nazionalista Svoboda, di ispirazione anti-semita, secondo i primi dati non avrebbe passato la soglia di sbarramento del 5%, mentre gli exit pool lo davano al 6,5%. Fuori anche i comunisti, per la prima volta nella storia dell'Ucraina indipendente.
Gli exit pool assegnavano a Pravi Sektor il 2,4%. Risultato, comunque, soddisfacente per i leader della formazione neonazista. che ebbe ruolo di primo piano nella deriva violenta delle protesta del Maidan: se confermato, il dato dimostra un aumento del consenso di due volte rispetto alle presidenziali di maggio. L'affluenza alle urne è stata del 52,42%.
Pare comunque certo il mancato rafforzamento di Poroshenko, che dovrà ora formare alleanze alla Rada per gestire tre fronti di crisi: economica, politica e di sicurezza, con la guerra civile nell'est che ha ucciso già 3700 persone. A ogni modo, la nuova Rada vedrà una prevalenza delle forze pro Europa, che secondo gli analisti riusciranno a dare al capo di Stato un mandato forte per le riforme e la soluzione del conflitto.
Pesa l'influenza della Russia, che - stando agli esperti - vorrebbe veder nominato un premier meno filo-americano per andare avanti sui vari tavoli dei negoziati con Kiev. Rappresentanti del Blocco e del Fronte Nazionale hanno già dichiarato di essere pronti a formare una colazione. Yatsenyuk si sarebbe già incontrato con il presidente per discutere il da farsi. Dal canto suo, Poroshenko ha definito il Partito del premier ad interim come il suo principale alleato e ha annunciato già per oggi l'inizio di colloqui per delineare una coalizione di governo. A suo dire, i lavori potrebbero andare avanti per una decina di giorni. "Abbiamo 10 giorni per creare il miglior governo in Ucraina, perché nessun altro governo riuscirebbe ad affrontare le sfide che il Paese ha davanti oggi", ha dichiarato Poroshenko.
07/01/2019 08:29
12/09/2017 12:23