Elezioni locali a Kathmandu: prima fase un successo, pochi episodi di violenza
Sono le prime elezioni da 20 anni, un primo passo verso la “laicità” promessa dalla Costituzione. Hanno partecipato il 73% degli elettori. A parte alcuni episodi, si sono svolte in modo pacifico e con entusiasmo.
Kathmandu (AsiaNews) – Ieri si è tenuta con successo la prima fase di elezioni locali in tutte le tre province coinvolte. Le prime dopo 20 anni, queste elezioni rappresentano il primo passo verso l’istituzionalizzazione della nuova costituzione laica nepalese.
La Commissione elettorale del Nepal stima che più del 73% degli elettori ha espresso la propria preferenza sui rappresentanti locali. Ad eccezioni di sporadici episodi violenti, il voto di ieri è stato “pacifico ed entusiasta con un importante livello di partecipazione elettorale”.
Vi era preoccupazione per queste elezioni a causa di precedenti contrasti fra i partiti del governo e quelli che sostengono le minoranze madhesi e tharu. Fra gli incidenti, uno scontro con la polizia distretto di Dolakha durante il quale una persona è rimasta uccisa e dieci ferite; il furto e la distruzione di due urne nel distretto di Kalikot, nel nord del Nepal per mano di alcuni membri del Partito maoista; e l’esplosione di una bomba nel distretto di Nuwakot, senza vittime, mentre altri ordigni sono stati disinnescati dalle forze di sicurezza in diversi luoghi. Tuttavia, le elezioni sono state per lo più pacifiche.
In principio annunciate come una singola fase, le elezioni sono state divise poi in due tornate per motivi di sicurezza. Nella prima fase hanno votato 281 unità locali di 34 distretti nelle provincie tre, quattro e sei; mentre i rimanenti 41 distretti delle provincie uno, due, cinque e sette terranno le proprie elezioni il prossimo 14 giugno.
Il leader del Partito Uml ed ex-Primo ministro Khadga Prasad Oli Shrama ha applaudito i risultati: “Questo è uno passo cruciale verso l’istituzionalizzazione della Costituzione laica per proteggere i diritti delle minoranze di questo Paese. Ciò era molto importante perché alcuni gruppi fondamentalisti indù hanno sempre rappresentato una minaccia alla laicità. Ora, nessuno può metterla in dubbio, perché è stata approvata dal popolo a livello locale”.
Il Primo ministro nepalese Pushpa Kamal Dahal si è congratulato per la partecipazione, aggiungendo che “il governo è proattivo nello stabilire una leadership femminile e minoritaria a livello locale”.
La Chiesa cattolica ha commentato che sono la democrazia e la scelta popolare a sostenere la pace e la solidarietà sociale, e che per questo elezioni periodiche devono essere puntuali. La Chiesa nelle scorse settimane si è più volte pronunciata sulle elezioni, esortando a che fossero “pacifiche” e “libere”.
Alle elezioni di ieri erano iscritte quasi 5 milioni di elettori, dei 14 milioni totali del Paese.
Lo scrutinio dei voti e i risultati elettorali sono cominciati presto questa mattina, e dovrebbero essere pubblicati entro tre giorni secondo quanto promesso dalla Commissione.