Elezioni indiane, nel Maharashtra il 70% dei candidati è sotto processo
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Lotta alla corruzione, sostegno alle fasce più povere, una classe politica nuova e trasparente: sono stati questi i "mantra" di tanti partiti politici - anche i più diversi tra loro - nel corso della campagna elettorale che ha preceduto le elezioni generali 2014 in India. Eppure alcuni dati rivelano che 14 dei 20 politici (il 70%) candidati quest'anno in Maharashtra sono imputati in processi pendenti di natura penale. Numeri usciti oggi, mentre i cittadini degli Stati nordorientali di Nagaland, Manipur, Arunachal Pradesh e Meghalaya sono in fila ai seggi per la seconda fase del voto. Il 7 aprile scorso si è tenuta la prima fase nell'Assam e nel Tripura.
I politici interessati da questo "primato" appartengono ai quattro principali partiti in corsa nello Stato: il Congress (socialista liberale), il Nationalist Congress Party (Ncp, socialista), il Bharatiya Janata Party (Bjp, nazionalista indù) e lo Shiv Sena (partito nazionalista regionale). Gli abitanti del Maharashtra voteranno in tre tornate, la prima delle quali (e la terza in termini assoluti) si terrà domani e riguarderà 10 circoscrizioni sulle 48 totali. Le altre due avverranno il 17 e il 24 aprile prossimi.
Tra questi partiti, i peggiori sono le due formazioni che si contendono - a livello nazionale - la leadership del futuro esecutivo: Congress e Bjp. Tuttavia, sono i nazionalisti indù ad avere la fedina penale più sporca: su sei candidati, quattro (il 67%) sono imputati in casi di rapimento, intimidazione criminale ed estorsione. Per quanto riguarda il Congress, tre su sette candidati (43%) hanno processi a loro carico ancora in corso.
14/02/2019 11:05
31/12/2018 09:04