Elezioni in Nepal, sonora sconfitta per i maoisti. Vincono i democratici del Congress
Kathmandu (AsiaNews) - Da più grande partito del Paese a esigua minoranza: i maoisti dello Unified Communist Party of Nepal (Ucpn-m) perdono le elezioni dell'Assemblea costituente. Secondo i risultati provvisori, il Congress Party (partito socialista e democratico) ha ottenuto la maggioranza in quasi tutte le circoscrizioni, seguito dal Communist Party of Nepal (Unified Marxist-Leninist, Uml). L'Ucpn-m di Pushpakamal Dahal, detto Prachanda, fatica a conquistare la terza posizione.
In una conferenza stampa, Prachanda ha annunciato di non accettare il risultato: "Contro i maoisti è stata organizzata una cospirazione". Il leader politico ha chiesto anche di fermare la conta dei voti, minacciando di boicottare la stesura della nuova Costituzione democratica.
Nonostante le violenze dei giorni scorsi, in Nepal si respira un clima di calma. Nilkantha Upreti, presidente della Commissione elettorale, spiega ad AsiaNews che "le elezioni si sono svolte in modo pacifico, e questo è un bene. Indagheremo per controllare eventuali errori, ma non fermeremo il processo e dichiareremo i risultati non appena la conta dei voti sarà completata".
Anche la comunità internazionale si è complimentata per la "condotta pacifica delle elezioni". "La nuova Assemblea costituente - ha dichiarato il portavoce di Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite - avrà la storica responsabilità di completare una nuova costituzione, basandosi sui successi impressionanti avuti finora, e promuovendo così il dialogo nazionale e una genuina riconciliazione".
Le elezioni sono avvenute dopo cinque anni di caos politico e quattro governi di coalizione, i quali hanno rimandato di continuo la stesura di una Costituzione democratica, dopo secoli di monarchia indù.