Egitto: cancellato lo stato di emergenza, resta il coprifuoco in alcune aree
Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - L'Egitto cancella lo "stato di emergenza" entrato in vigore il 14 agosto dopo gli scontri con i sostenitori dell'ex presidente islamista Mohamed Morsi e gli attacchi degli estremisti islamici contro i cristiani. Un tribunale egiziano ha infatti ordinato lo stop alle leggi speciali, che impongono il coprifuoco dall'una del mattino fino alle sette. Le autorità avevano fissato per domani lo scadere del provvedimento. Secondo gli osservatori internazionali, la fine dello stato di emergenza è "un passo positivo verso il ritorno alla normalità del Paese".
Il governo egiziano aveva deciso a metà settembre di prorogare lo stato di emergenza di altri due mesi, a causa dei continui attacchi islamisti contro i cristiani e le postazioni militari nella regione del Sinai. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore oggi alle 16.00 (ora locale).
Sherif Shawky, portavoce del gabinetto di governo egiziano, ha dichiarato che le autorità accettano la decisione della corte e che la legge speciale verrà revocata in conformità con la sentenza del tribunale. Tuttavia Ahmed Ali, portavoce dell'esercito, ha sottolineato che in attesa di una notifica ufficiale i militari "continueranno a far rispettare il coprifuoco notturno". Il provvedimento è già entrato in vigore a Sharm el-Sheikh e in tutto il governatorato del Mar Rosso.
Secondo la costituzione ad interim varata dal presidente Adli Mansour, l'estensione dello stato di emergenza avrebbe richiesto un referendum. In questi mesi la legge speciale ha concesso ai militari il potere di arrestare le persone che violavano le ore del coprifuoco. Ciò ha permesso il fermo di oltre 2mila islamisti, fra cui la maggior parte dei vertici dei Fratelli Musulmani, al momento in carcere insieme all'ex presidente Morsi.
La legge che prevede lo stato di emergenza è stata applicata in diverse occasioni dal 1967 al 1981. Dopo la morte del presidente Anwar al-Sadat nel 1981, il suo successore Hosni Mubarak ha esteso il provvedimento a tempo illimitato. Esso è stato cancellato solo nel febbraio 2011, anno della caduta del leader in seguito alle proteste della Primavera araba.