Egitto, sospeso il campionato di calcio dopo le morti allo stadio del Cairo
Il Cairo (AsiaNews) - Il governo egiziano ha sospeso la serie A del campionato di calcio "a tempo indeterminato", dopo la morte di almeno 22 tifosi durante gli scontri con la polizia avvenuti ieri sera nello stadio del Cairo. Le persone sono rimaste bloccate nella calca dopo che le forze dell'ordine hanno lanciato lacrimogeni contro i White Knights, gli ultrà della squadra Zamalek, in campo contro la concittadina ENPPI. Nonostante le vittime, la partita è andata avanti come se nulla fosse e si è conclusa con un pareggio.
Sebbene l'Air Defence Stadium conti 30mila posti, le autorità hanno messo in vendita solo 5mila biglietti per la partita di ieri. Tuttavia, migliaia di tifosi Zamalek sprovvisti di biglietto hanno cercato di entrare lo stesso nello stadio. Il ministero dell'Interno ha dichiarato che "il tentativo di superare i cancelli è avvenuto con la forza, fatto che ha spinto la polizia a fermarli dal continuare l'assalto".
Questo avrebbe scatenato la calca rivelatasi poi mortale per decine di persone. "Per colpa della fuga disordinata - ha riferito un agente al quotidiano di Stato al-Ahram - alcuni sono soffocati e sono morti di asfissia; altri sono deceduti travolti dalla gente".
Tuttavia gli ultrà del Zamalek negano la versione data dalle autorità, e riferiscono che i disordini sono iniziati quando la polizia ha lanciato lacrimogeni contro la folla, costringendola a passare per un corridoio largo appena 3,7 metri. In un secondo momento, aggiungono i tifosi, le forze dell'ordine sono poi passate a sparare pallini di piombo.
Il presidente Abdul Fattah al-Sisi ha espresso "profondo dolore" per le morti e ha promesso un'indagine approfondita.
La serie A egiziana era stata sospesa l'ultima volta nel febbraio 2012, dopo che 74 tifosi erano rimasti uccisi in un scontro durante una partita a Port Said. Il campionato è ripreso un anno dopo, ma i sostenitori hanno avuto il divieto di assistere agli incontri fino allo scorso dicembre. Molte persone accusarono la polizia di non essere intervenuta deliberatamente per fermare i disordini.