Egitto, identificato il kamikaze che ha colpito la chiesa di Alessandria
Il ministero degli Interni ha svelato il nome dell’attentatore, scoperto grazie al Dna. Si tratta di Mahmoud Hasan Moubarak Abdallah, già noto alle autorità e inserito in una lista di “sospetti in fuga”. Proseguono le indagini per identificare anche il kamikaze di Tanta. Chiesa copta ortodossa, cattolici e anglicani celebrano una Pasqua in tono minore in segno di cordoglio per le vittime.
Il Cairo (AsiaNews) - Il ministero egiziano degli Interni ha annunciato l’identificazione di uno dei kamikaze che hanno colpito negli attacchi del 9 aprile scorso alla chiesa di Tanta e ad Alessandria, provocando 45 morti e oltre un centinaio di feriti; le esplosioni sono state rivendicate dallo Stato islamico (SI), che hanno annunciato al contempo nuove violenze contro la comunità cristiana.
In particolare, le autorità hanno svelato il nome dell’attentatore che ha colpito ad Alessandria e hanno assicurato “ulteriori sforzi” per risalire al kamikaze che si è fatto esplodere a Tanta, durante le celebrazioni della domenica delle Palme.
Fonti del ministero affermano che “i test del Dna effettuati sui resti [del cadavere] recuperati sul luogo dell’attentato” mostrano che l’autore della strage alla chiesa di san Marco, ad Alessandria, è tale Mahmoud Hasan Moubarak Abdallah. “Egli - prosegue la fonte - è nato nel 1986 a Qena, nel sud, e abitava nella provincia di Suez”.
L’identificazione sarebbe avvenuta confrontando il Dna ritrovato sulla scena dell’attentato con quelli di una lista “di sospetti in fuga”.
Il presunto attentatore lavorava per una compagnia petrolifera ed era legato a una rete “terrorista” che aveva ideato e compiuto in precedenza l’attacco contro la cattedrale copta di san Marco in Abassiya, al Cairo, nel dicembre scorso. “I servizi di sicurezza - conclude la fonte ministeriale - proseguono i loro sforzi per identificare il kamikaze che ha commesso l’attentato contro la chiesa di san Giorgio a Tanta”.
Intanto la comunità cristiana d’Egitto, dove è in vigore per tre mesi lo stato di emergenza secondo disposizioni del presidente al-Sisi in risposta agli attacchi, si prepara a celebrare la Pasqua in tono minore in segno di cordoglio per le vittime. Ieri la Chiesa copta ortodossa ha annunciato che verrà celebrata solo la domenica di Pasqua, mentre verranno annullati tutti gli altri riti. Lo stesso hanno fatto i cattolici e gli anglicani, cancellando la veglia pasquale nella notte di sabato.
In una nota i leader cristiani spiegano che “considerata la situazione” tutti i festeggiamenti “sono stati annullati, ad eccezione della sola celebrazione” della messa di Pasqua. Il giorno della Pasqua sarà inoltre dedicato alla memoria e alla preghiera per le vittime degli attentati. Cancellata, fra gli altri, la tradizionale consegna dei dolci ai bambini da parte del patriarca copt Tawadros II.
Come anticipato ad AsiaNews da p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, gli attacchi hanno gettato “un’ombra” sulla Pasqua e rubato “la gioia della festa”. Confermata, invece, la visita di papa Francesco a fine mese, nella speranza che possa restituire fiducia e serenità a una comunità colpita al cuore e che teme per il futuro “nuovi attacchi”.
10/04/2017 10:53
10/04/2017 09:42