Egitto, dopo scioperi e proteste al-Azhar caccia oltre 200 studenti
Egitto (AsiaNews/ Agenzie) - L'università di al-Azhar lancia un giro di vite contro le manifestazioni studentesche che da quasi un mese bloccano le attività dell'ateneo. Oggi le autorità dell'università hanno vietato l'ingresso a 205 studenti accusati di atti vandalici ed espulso decine di iscritti ospitati nei dormitori.
Ossama el-Abd, rettore dell'ateneo, ha affermato in un comunicato che le espulsioni sono state decise dal consiglio disciplinare e ogni studente verrà punito in base agli atti commessi.
In questi mesi l'università considerata uno dei più importanti luoghi di formazioni per le autorità religiose dell'islam sunnita è stata presa di mira dai gruppi islamisti. In luglio le mensa del campus è stata teatro di un misterioso avvelenamento che mandato in ospedale più di 160 studenti. Finora un tribunale ha condannato a 10 anni il manager di al-Azhar e il direttore della cucina; otto anni invece per il cuoco.
Per i Fratelli Musulmani l'imam Ahmed al-Tayeb e i vertici di al-Azhar sono insieme all'esercito e alla Chiesa copta fra i fautori della caduta del presidente Mohammed Morsi. Gli islamisti hanno inoltre accusato al-Tayeb di aver deliberatamente avvelenato gli studenti. Il clima di tensione è accresciuto con l'apertura dell'anno accademico in settembre. Per settimane gli studenti, la maggior parte legata ai Fratelli Musulmani, hanno bloccato l'attività dell'università. Per fermare l'occupazione e un principio di incendio la polizia ha fatto irruzione più volte nel campus. Gli scontri fra studenti e forze dell'ordine sono costati un morto e decine di feriti.