Effetto coronavirus: Export cinese cala del 3,3% a maggio
La pandemia ha fatto crollare la domanda estera. La vendita di strumentazione medica per il Covid-19 ha limitato le perdite. Giù anche le importazioni. Crescita del surplus con gli Usa mette a rischio l’accordo commerciale con l'amministrazione Trump.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – A maggio l’export cinese è calato del 3,3% su base annua. Il dato negativo è dovuto al ridursi della domanda estera per effetto della pandemia di coronavirus. Ad aprile le esportazioni erano cresciute del 3,5%, ma facevano riferimento agli ordini effettuati all’inizio dell’anno, prima che il Covid-19 si diffondesse nel resto del mondo dalla Cina.
Gli analisti si aspettavano un crollo maggiore delle vendite fuori del Paese (intorno al 6,5%). L’export di strumentazione medica per combattere il coronavirus ha limitato le perdite. Per i prossimi mesi è previsto un ulteriore calo delle esportazioni, per anni il vettore della crescita economica cinese.
Le importazioni sono diminuite in modo più netto (16,7%), segno che consumi e produzione interni stentano a recuperare malgrado la fine del lockdown agli inizi di aprile.
Pechino ha registrato un surplus commerciale con gli Stati Uniti pari a 27,9 miliardi di dollari, in crescita del 3,7% rispetto a maggio 2019 e del 2,1% rispetto al mese di aprile. Con questi numeri sarà difficile per il gigante asiatico onorare la “fase 1” dell’accordo commerciale con gli Usa, che prevede l’acquisto da parte cinese di 200 miliardi di dollari in prodotti agricoli statunitensi nei prossimi due anni. L'intesa mira a porre fine alla guerra dei dazi tra le due potenze.