Effetti positivi sul rial dalla telefonata tra Obama e Rouhani
Teheran (AsiaNews) - Lo spiraglio positivo che sembra aprirsi nei rapporti tra Iran e Stati Uniti, simbolizzato dalla telefonata tra Barack Obama e Hassan Rouhani nel corso della recente visita del presidente iraniano a New York, ha avuto un effetto positivo per il rial, la moneta iraniana. Dopo il 28 settembre - quando si è saputo della telefonata - infatti, il cambio con il dollaro che era di 32mila rial, è sceso a 30mila rial.
Anche se il dato non è eclatante, va tenuto conto che per la popolazione anche un modesto miglioramento del cambio è un segno promettente, dopo anni nei quali hanno temuto una guerra a causa del controverso programma nucleare del loro Paese e hanno guardato con sfiducia un possibile miglioramento della situazione economica.
Quei giorni positivi per il rial non sono durati a lungo, però: solo pochi giorni dopo è apparso chiaro che le aspettative erano troppo alte e il rial si è stabilizzato, con guadagni moderati. Ma ancora qualche giorno e ora è tornato a migliorare.
A gettare ombre sulle speranze - e sul cambio - erano state sia le reazioni negative dei "duri" del fronte interno - esplicitato dai commenti dei Pasdaran, sia le affermazioni di Obama durante l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, la settimana scorsa, a proposito delle opzioni presenti sul tavolo, compresa quella militare, per evitare che l'Iran abbia armi nucleari.
Ma poi la Guida suprema Ali Khamenei ha approvato, seppure con alcune riserve, l'approccio dialogante con gli Usa.
E infatti, mentre coloro che negli ultimi due anni hanno comprato valute estere vedevano la possibilità di vendere con profitto, i consulenti di investimento appaiono ottimisti: stanno suggerendo che le condizioni di mercato possono migliorare ulteriormente, offrendo maggiori guadagni per chi è disposto ad aspettare.
25/06/2018 08:50
02/05/2016 12:05