East Nusa Tenggara, Seroja: ancora criticità, difficoltà negli aiuti (VIDEO)
Resta alta l’emergenza causata dal passaggio del ciclone il 4 aprile scorso. Detriti ovunque, molte strade sono inaccessibili ostacolando le operazioni dei soccorritori nella consegna degli aiuti. Attesa la visita del presidente Widodo. La ministra per gli Affari sociali alloggia (a sorpresa) in un convento di suore.
Jakarta (AsiaNews) - La situazione nelle aree più colpite dal passaggio del ciclone Seroja il 4 aprile scorso nella provincia di East Nusa Tenggara (Ntt) è ancora allarmante e tiene alta l’attenzione dei soccorritori. Macerie e detriti sono ovunque per le strade, che sono ancora oggi in gran parte inaccessibili e rendono difficile - se non impossibile - la consegna di aiuti umanitari e beni di prima necessità indispensabili alla popolazione locale. In molti casi i volontari devono piazzare le scorte a bordo di motociclette che, a fatica, si fanno largo in mezzo a cumuli di fango e buche.
Oggi è in programma la visita nella zona del presidente indonesiano Joko “Jokowi” Widodo, che dovrebbe atterrare all’aeroporto Frans Seda, nel distretto di Sikka, a East Flores. Il bilancio aggiornato parla di 163 vittime, almeno 45 dispersi e centinaia di case e altri edifici danneggiati o spazzati via dalla furia delle acque. Il capo della Protezione civile indonesiana generale Doni Monardo afferma che “l’area più colpita, con decine di morti, è l’isola di Adonara” dove “abbiamo scoperto almeno 75 cadaveri e altri cinque risultano dispersi”. Nel distretto di Lembata vi sono 43 morti e 25 dispersi, nel distretto di Alor 43 vittime e 14 persone scomparse.
Migliaia di persone rimaste senza casa sono in cerca di riparo in alloggi temporanei, ma il maltempo ostacola ogni operazione di soccorso. Il ciclone ha investo almeno 21 distretti della provincia di Ntt, provocando morte, distruzione e profondo terrore fra la gente. In passato si erano verificati eventi climatici estremi, ma quest’ultimo spiega suor Gaby da Waingapu “è senza precedenti” e di portata “massiccia”.
Fra quanti sono impegnati a cercare di portare soccorso vi è il gruppo coordinato dal dottor Andreas Gunawan, con base a Bekasi. Tuttavia, le condizioni sono ancora estreme e si fatica a trovare vie di accesso “anche se - afferma - dobbiamo fare di tutto” per aiutare le popolazioni colpite. In una situazione che resta precaria ha destato curiosità e stupore la scelta del ministro per gli Affari sociali Tri Rismaharini, in visita nelle zone colpite, di alloggiare non in uno dei molti alberghi lussuosi della zona ma di privilegiare un convento di suore, il Puteri Reinha Rosary a Larantuka.
Interpellata da AsiaNews la superiora della congregazione suor Leoni conferma la meraviglia delle consorelle nel vedere entrare il ministro. “Non avevamo la minima idea - sottolinea - della decisione della ministra di stare da noi. Forse lo ha fatto perché abbiamo una cosa in comune: siamo tutte donne, quindi sappiamo come trattare le questioni femminili”.