East Lombok, comunità ahmadi sotto attacco: distrutte case e proprietà
In due giorni, distrutte otto case, quattro motociclette ed un negozio. Portavoce dell’Ahmadiyah Indonesia Congregation (Jai): “Gli attacchi sono mossi da motivi simili: odio e intolleranza. Non è il primo e di sicuro non sarà l'ultimo episodio”. Non riconoscendo Maometto come ultimo profeta, gli ahmadi sono soliti subire aggressioni da parte dei gruppi islamici più radicali
Jakarta (AsiaNews) – Nell’isola di East Lombok, provincia di West Nusa Tenggara, una serie di attacchi ha scosso la comunità Ahmadiyya, movimento islamico ritenuto eretico dalla maggioranza del mondo musulmano e spesso oggetto di persecuzione.
Nel pomeriggio di due giorni fa, una folla non ancora identificata ha tentato di espellere gli ahmadi dal villaggio di Grepek Tanak Eat, nei pressi di Greneng. Sette famiglie, composte da 24 persone, sono state costrette a lasciare il loro complesso residenziale con la forza, mentre gli assalitori davano alle fiamme almeno otto case, quattro motociclette ed un negozio. Riusciti a fuggire, gli ahmadi hanno trovato rifugio presso il quartier generale della polizia locale.
Calata la notte, gli aggressori hanno distrutto la casa di un’altra famiglia ahmadi. Un terzo attacco ha avuto luogo il mattino seguente, quando ignoti hanno assalito un ultimo fabbricato. Saleh, portavoce della comunità, dichiara: “Le persone hanno abbandonato le fattorie. Quelli che non hanno subito danni sono fuggiti e si sono trasferiti altrove dai parenti”. Yendra Budiana, segretario dell’Ahmadiyah Indonesia Congregation (Jai), dichiara che gli incidenti di questi giorni seguono una serie di precedenti attacchi alla comunità degli ahmadi in un'altra zona residenziale, a marzo e il 9 maggio scorsi. “Gli attacchi sono mossi da motivi simili: odio e intolleranza. Non è il primo e di sicuro non sarà l'ultimo episodio. Sono passati anni e la comunità ahmadi continua a vivere sotto minacce”, afferma Budiana.
Il movimento Ahmadiyya è stato fondato nel 1889 da Mirza Ghulam Ahmad, nel villaggio indiano di Qadian (Punjab). Non riconoscendo Maometto come ultimo profeta, gli ahmadi sono soliti subire aggressioni da parte dei gruppi islamici più radicali. In alcune regioni della nazione, è impedito loro di pregare in luoghi pubblici o persino nei loro complessi residenziali. Secondo varie stime indipendenti, in Indonesia il numero di musulmani ahmadi varia da 200mila a 500mila membri, distribuiti in 542 comunità di tutto il Paese. Esse sono servite da 289 moschee e 110 centri missionari. In contrasto con le stime indipendenti, il ministero degli Affari religiosi di Jakarta dichiara che gli adepti indonesiani siano circa 80mila.