Dushanbe, il presidente Rakhmon verso il quarto mandato consecutivo
Dushanbe (AsiaNews/Agenzie) - Gli elettori dell'ex Repubblica sovietica del Tajikistan si preparano a ufficializzare il quarto mandato presidenziale consecutivo per Emomali Rakhmon, al potere a Dushanbe dal 1994. Come di consueto le elezioni presidenziali hanno visto una campagna elettorale a cinque, in cui però i quattro sfidanti del presidente in carica non sono quasi mai apparsi sulla scena pubblica. Si tratta di una prassi consolidata negli Stati dell'Asia centrale, quasi tutti dominati da dinastie familiari rette da una oligarchia di industriali e affaristi di vario tipo.
L'unica rivale di un certo peso, l'attivista per i diritti umani e avvocato Oinikhol Bobonazarova, non è riuscita a perfezionare i termini della propria candidatura perché non ha presentato le 210mila firme necessarie a legittimarla. I membri del suo Partito, l'Islamic Revival, ne hanno radunate 202mila ma hanno accusato il governo di aver messo in atto una strategia fatta di violenze e intimidazioni per bloccare gli altri potenziali sostenitori. Il Partito democratico sociale ha invece annunciato di voler boicottare le elezioni "a causa delle violazioni costituzionali, delle falsificazioni organizzate e della mancanza di democrazia e trasparenza".
Al voto partecipano circa 4 milioni di elettori, su circa 8 milioni di abitanti, quasi la metà dei quali è minorenne. Il Paese, che sorge sotto le montagne del Pamir, confina con Cina e Afghanistan e ricopre un'importanza strategica di primo livello soprattutto in vista del ritiro delle truppe americane da Kabul. Tuttavia, la povertà endemica e la mancanza cronica di energia colpiscono duramente la popolazione, in parte costretta a spostarsi in Russia per lavorare.