Dopo oltre un anno di esilio, torna l’ex premier Thaksin
Domani all’aeroporto Suvarnabhumi lo aspetterà un “comitato d’accoglienza”. Thaksin era stato deposto dal colpo di Stato incruento del 2006. Ora dovrà presentarsi davanti alla Corte Suprema per accuse di corruzione.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – L'ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra, deposto con il colpo di stato militare del 2006, rientrerà domani in patria, mettendo fine a 17 mesi di esilio volontario. La tensione rischia di salire in tutto il Paese, tanto che il neo capo di governo, Samak Sundaravej, ha invitato alla calma. Il rientro di Thaksin è stato confermato ieri dal ministro degli esteri Noppadon Pattama. Anche il capo del gruppo di legali che difende Thaksin, Pichit Chueban, ha reso noto che il rientro è stato "confermato", senza precisare il giorno o l'ora esatti.
In Thailandia si sta preparando un comitato d’accoglienza per dare il benvenuto all’ex premier, che al momento con probabilità si trova a Pechino. Il suo volo atterrerà all’aeroporto Suvarnabhumi.
L’ex premier e guida del partito Thai Rak Thai ha spiegato di voler rientrare per provare la sua innocenza. La giunta militare che il 23 dicembre 2006 ha deposto il suo governo lo accusa di corruzione. Le accuse coinvolgono anche Khunying Pojaman, moglie dell’ex primo ministro e sono legate all’acquisto di un terreno di proprietà statale risalente al 2003. L’ex politico e magnate della comunicazioni continua a dirsi innocente, sostenendo che i procedimenti contro di lui sono solo una “mossa politica". Secondo i pubblici ministeri, i due coniugi hanno violato la legge anti-corruzione: Thaksin avrebbe influenzato le trattative per permettere alla consorte di comprare l’appezzamento ad un prezzo irrisorio. L’Ufficio del procuratore generale ha disposto la requisizione dei 5 ettari di terra incriminati. La coppia si dovrà presentare davanti alla Corte Suprema.
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