Dopo due musulmani, scelto un cattolico per rappresentare i cattolici a Jakarta
Aloma Sarumaha assume la guida del Direttorato generale per la guida della comunità cattolica. Prima di lui, il ministero per gli Affari religiosi aveva scelto due funzionari di fede islamica per un errore di interpretazione della normativa.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Il ministro per gli Affari religiosi, Fachrul Razi, ha nominato un cattolico a capo dell’organo rappresentativo dei cattolici, dopo che per sei mesi a ricoprire il ruolo vi erano stati due funzionari musulmani di seguito. Annunciata lo scorso 11 febbraio, la scelta di Aloma Sarumaha (nella foto col card. Suharyo) alla guida del Direttorato generale per la guida della comunità cattolica pone fine all’ondata di critiche e polemiche seguite al “pasticcio burocratico” del ministero.
Nelle ultime settimane leader religiosi, accademici e gran parte dell’opinione pubblica avevano sottolineato l’importanza che gli organi rappresentativi delle religiosi presso il governo fossero diretti dai membri delle rispettive comunità. I direttorati generali hanno il compito di formulare politiche e condurre programmi a sostegno delle rispettive attività religiose. Quattro giorni fa Nur Kholis Setiawan, segretario generale del ministero per gli Affari religiosi, ha diffuso un comunicato in cui affermava: “La lettera d'ordine è stata firmata dal ministro. Ad oggi, il capo ad interim del Direttorato generale per la guida della comunità cattolica è Aloma Sarumaha”. Aloma ricopriva la posizione di segretario dell’ente.
Lo scorso gennaio, Nur aveva assunto la guida del Direttorato cattolico al posto di un altro funzionario musulmano, Muhammadiyah Amin. Questo era succeduto ad Eusabius Binsasi, cattolico che era andato in pensione nel luglio 2019. Il ministro Fachrul Razi ed il suo vice Zainut Tauhid Sa’adi avevano difeso le nomine dei due musulmani, affermando che i regolamenti dell’Agenzia nazionale per il servizio civile (Bkn) impedivano di concedere l’incarico ad un cattolico per questioni burocratiche. Tuttavia, la mossa era stata dettata da un errore nell’interpretazione di una circolare del 2019, che regola le nomine per ruoli vacanti in ministeri ed istituzioni. Nur si è assunto la responsabilità dell’errore e lo scorso 11 febbraio ha offerto scuse pubbliche.
Delle sei religioni ufficiali del Paese – islam, protestantesimo, cattolicesimo, induismo, buddhismo e confucianesimo – tutte hanno una direzione generale dedicata all'interno del ministero per gli Affari religiosi, ad eccezione del confucianesimo. Quest’ultimo è rappresentato solo da un capo centro di orientamento e istruzione, che al momento è un funzionario musulmano. Il confucianesimo fu messo fuorilegge durante l'era dittatoriale del Nuovo Ordine (1966–1998) e fu riconosciuto come religione ufficiale solo sotto la guida del defunto presidente Abdurrahman “Gus Dur” Wahid (1999-2001).
08/03/2022 12:28
23/11/2017 11:40