Dopo 45 anni, Phnom Penh riapre la ferrovia verso la Thailandia
Con il completamento della tratta, tempi di viaggio ridotti e nuovi scambi commerciali. Nel 2009, la Banca asiatica di sviluppo (Adb) aveva stanziato 13 milioni di dollari Usa. Costruite dai francesi durante l’occupazione coloniale, gran parte delle ferrovie del Paese sono state danneggiate dai conflitti.
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – La riapertura dopo 45 anni dell'ultimo tratto della linea ferroviaria che collega Phnom Penh al confine con la Thailandia rappresenta “un momento storico per la nazione”. È quanto afferma il ministro dei Trasporti cambogiano Sun Chanthol, commentando l’arrivo nella capitale del primo treno partito dalla provincia nord-occidentale di Pursat.
Nel 2009, la Banca asiatica di sviluppo (Adb) aveva stanziato 13 milioni di dollari Usa per ricostruire il collegamento mancante. Esso mira a ridurre i tempi di viaggio tra i due Paesi e a incrementare gli scambi commerciali. Cambogia e Thailandia devono ancora firmare un accordo sui treni che attraversano il confine, ma il ministro rassicura che Phnom Penh e Bangkok intendono raggiungere presto un’intesa.
La Cambogia possiede più di 600 chilometri di tratte ferroviarie che si estendono dal confine settentrionale con la Thailandia fino alla costa meridionale.
Costruite dai francesi durante l’occupazione coloniale, gran parte delle ferrovie della Cambogia sono state danneggiate da anni di aspri conflitti: prima la guerra civile (1968-1975) e poi quella cambogiano-vietnamita (1978-1989). Un tratto della ferrovia, lungo 48 chilometri e in prossimità della città di confine Poipet, fu distrutto nel 1973. Il resto del collegamento fino Phnom Penh era stato sospeso per più di un decennio a causa delle cattive condizioni dell’infrastruttura.