31/08/2012, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Dopo 10 anni è libero Wang Xiaoning, dissidente arrestato con l’aiuto di Yahoo!

La conferma viene dalla moglie: “Sta bene anche di spirito ma non può rilasciare interviste”. Ex ingegnere, è stato uno dei pionieri della dissidenza cinese online. Venne arrestato grazie alla collaborazione del colosso americano, che fornì al regime comunista i dati personali collegati alla sua posta elettronica.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità cinesi hanno rilasciato questa mattina Wang Xiaoning, dissidente cinese condannato a 10 anni di galera con l'accusa di aver "incitato la popolazione alla sovversione del potere statale" attraverso l'uso di internet. La sua identificazione e il suo arresto sono avvenuti nel 2002 grazie all'aiuto del colosso americano Yahoo!, che ha fornito al governo cinese i dati personali della sua posta elettronica scatenando una ridda di proteste in tutto il mondo.

La conferma del suo rilascio è stata data dalla moglie Yu Ling, secondo la quale il marito è "in buone condizioni di fisico e di spirito" ma "non può rilasciare interviste. Fa parte delle condizioni per il suo rilascio". Questa imposizione è divenuta una prassi da parte delle autorità comuniste, che minacciano i dissidenti di "tornare in galera" (anche se hanno scontato la pena intera) in caso di contatti con la stampa internazionale.

Wang, ex ingegnere, è stato un pioniere della dissidenza online. Con articoli sparsi per i vari blog e forum cinesi, aveva lanciato una campagna per chiedere al governo di interrompere la dittatura mono-partitica retta dai comunisti e aprire una nuova stagione per la democrazia in Cina.

La collaborazione del colosso informatico americano con le autorità cinesi ha permesso a Pechino di arrestarlo ma ha messo nel centro del mirino Yahoo!, che in un secondo momento ha chiesto "scusa" per quanto accaduto salvo poi collaborare di nuovo, nel 2005, per consentire al governo di arrestare il giornalista Shi Tao (ancora in galera).

Nel 2007, un tribunale Usa ha condannato Yahoo! per le sue azioni contro i diritti umani. La ditta informatica ha patteggiato un compenso per le famiglie dei due dissidenti, riconoscendo di aver aiutato la repressione in Cina.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La Cina censura internet con l'aiuto di Microsoft, Yahoo e Cisco
09/01/2006
Dissidente cinese: Yahoo complice di Pechino nel mio arresto
03/09/2020 11:49
Cina, rilasciato con 15 mesi di anticipo il giornalista Shi Tao, tradito da Yahoo
09/09/2013
Yahoo! ammette: è colpevole di aver aiutato la repressione in Cina
14/11/2007
Yahoo!, “pigmeo” di moralità, per aver aiutato Pechino nell’arresto del giornalista Shi Tao
07/11/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”