Donna incatenata a Xuzhou: si sospetta traffico di esseri umani
Il video che la riprende ha scatenato l'indignazione online nel Paese. Neanche le Olimpiadi invernali riescono a distrarre l'attenzione del pubblico. Gli annunci incoerenti delle autorità non sono convincenti. Due attivisti arrestati. Vicenda censurata sul web.
Pechino (AsiaNews) – Il video di una donna incatenata in una capanna nella città di Xuzhou (Jiangsu) è l'argomento più discusso dagli internauti cinesi. La vicenda, emersa durante il Capodanno cinese, ha sollevato preoccupazioni sul traffico di esseri umani e sul possibile ruolo delle autorità nel coprire le attività criminali.
La polizia ha arrestato tre persone in relazione al caso. Gli annunci incoerenti degli amministratori di Xuzhou hanno suscitato però diversi interrogativi. La censura su internet è seguita dopo che le opinioni online hanno messo in dubbio la spiegazione delle autorità. Le Forze dell’ordine hanno istituito posti di blocco per impedire agli estranei di visitare il villaggio. Dopo il loro tentativo fallito di indagare e visitare la donna, due attivisti sono stati arrestati da agenti della contea di Feng.
I poliziotti hanno bloccato le strade del villaggio invocando "misure sanitarie". Un video online mostra la polizia mentre minaccia di avere centinaia di agenti pronti ad arrestare chi tenta di raggiungere l’area incriminata.
Il filmato che circola da fine gennaio sul web mostra una donna scompigliata e sdentata in abiti leggeri, tenuta in catene in una capanna. Secondo i resoconti, avrebbe dato alla luce otto figli. La donna ha detto che "tutti i membri della famiglia sono stupratori". I commenti online sospettano che la donna sia una vittima del traffico di esseri umani e sia diventata una schiava sessuale. Le autorità locali hanno negato l'accusa; esse hanno affermato che la vittima è sposata con un abitante del villaggio, Dong Zhimin, ed è stata incatenata per la sua malattia mentale e il rischio di compiere aggressioni. Il governo starebbe offrendo assistenza e sussidi alla famiglia.
Finora le autorità di Xuzhou hanno rilasciato quattro dichiarazioni contrastanti sulla questione, atteggiamento che ha fatto perdere la fiducia nei loro confronti. In uno hanno affermato che la donna stava mendicando nella contea di Feng, per poi essere accolta da una famiglia. In un altro si dice che la donna si chiama Xiaohuamei ed è originaria dello Yunnan: era già sposata in passato e si è persa recandosi da un medico. L'incoerenza delle posizioni ufficiali ha spinto l’opinione pubblica a domandarsi quale sia la vera identità della donna, se la sua malattia mentale è causata dall'incarcerazione, e perché le autorità sono state indulgenti sul fatto che ha dato alla luce otto figli sotto la politica del figlio unico.
Il presunto marito della donna, Dong Zhimin, ha dichiarato essere "padre di otto figli", apparendo nelle pubblicità delle imprese locali, fatto che ha generato ancor più clamore. Le pubblicità sono state rimosse in seguito. Sotto pressione, il governo di Xuzhou ha annunciato l’arresto di Dong per detenzione illegale; la polizia ha fermato anche due cittadini dello Yunnan per il rapimento della donna. Le autorità hanno annunciato poi che alla donna è stata diagnosticata la schizofrenia ed è stata ricoverata in ospedale.
Le pene di Xiaohuamei hanno scatenato discussioni sul fenomeno del traffico femminile, che esiste in tutta la Cina. Due ex reporter investigativi sono andati nello Yunnan per cercare notizie. La gente del villaggio da dove arriverebbe Xiaohuamei ha detto che molte donne sono state rapite, ma che non potevano confermare la sua identità; gli abitanti del luogo hanno spiegato però che il suo dialetto nel video è diverso dal loro. Alcuni sostengono che la donna venga in realtà da Nanchong, (Sichuan), ma le autorità lo negano.
L'euforia per le Olimpiadi invernali di Pechino, in corso in questi giorni, non riesce a cancellare l'indignazione pubblica, anche se la censura ha iniziato a rimuovere i post online. Alcuni utenti web hanno rivelato di aver ricevuto chiamate dalla polizia e dal governo. I critici dicono che il rapimento di bambini e donne è tacitamente accettato dalle autorità. L’autrice e sceneggiatrice Yan Geling ha accusato Xi Jinping di essere un trafficante di esseri umani: il suo nome è stato bandito da Weibo, una sorta di Twitter cinese.
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