Don Ángel Fernández Artime: p. Tom è un esempio missionario per tutti i salesiani
Il rettor maggiore dei salesiani interviene anche sul tema dei giovani, argomento del prossimo Sinodo dei vescovi. I salesiani operano in 132 Paesi e stanno raccogliendo le opinioni dei giovani. “Comunione d’intenti” tra papa Francesco e don Bosco di portare la missione fino alle periferie del mondo.
Mumbai (AsiaNews) – “L’esempio missionario di p. Tom è d’ispirazione per ogni salesiano”. Lo afferma ad AsiaNews don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore dei salesiani e decimo successore di don Bosco. Intervistato a margine delle celebrazioni per il 60mo anniversario del santuario della Madonna di don Bosco a Matunga (Mumbai), egli parla della liberazione del confratello e del suo spirito missionario. Questo spirito, riporta, è emerso in maniera evidente “durante la conferenza stampa che abbiamo organizzato a Roma, dopo la sua liberazione. Tutti i presenti sono rimasti colpiti dal suo profondo sentimento di fede e pace. Il suo atteggiamento di serenità e amore ha toccato tutti”.
P. Tom Uzhunnalil era stato rapito il 4 marzo 2016 nella casa per anziani delle suore di Madre Teresa ad Aden (Yemen). Nell’attacco di probabili qaedisti, sono state uccise quattro suore e altre 12 persone.
Secondo don Artime, la prova del salesiano “è d’ispirazione per tutti i salesiani non solo in India, ma in tutto il mondo. La nostra missione continua e proprio di recente abbiamo inviato 142 salesiani nelle missioni di don Bosco sparse per il mondo”.
Il rettor maggiore interviene anche sul prossimo Sinodo dei vescovi del 2018, che avrà per tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. L’Assemblea generale dei vescovi, sostiene, “è un grande dono di papa Francesco. I salesiani sono presenti in 132 Paesi e stanno raccogliendo le opinioni dei giovani [che sono invitati ad esprimersi compilando un questionario sul sito youth.synod2018.va – ndr]”. “Per noi salesiani – continua – è importante raccogliere le opinioni e le riflessioni dei giovani. L’indagine verrà presentata alle singole Conferenze episcopali di ogni Paese. Il sondaggio è uno strumento fondamentale per capire e interpretare i cuori dei giovani. Ci aiuterà nella nostra missione e vocazione di essere al loro servizio”.
I salesiani, ribadisce, “sono interessati al parere dei giovani, [perché essi] possono esprimere idee [utili] alla Chiesa e alla fede. Papa Francesco li ha invitati tutti – non solo i cattolici, ma di tutte le fedi – a dare il proprio contributo, perché il loro è un punto di vista interno alla società. È molto importante comprendere ciò che i giovani pensano, cosa li entusiasma, come percepiscono la società e la vita. Noi stiamo raccogliendo opinioni provenienti da diverse culture ed etnie”.
Per don Artime esiste “comunione d’intenti tra la missione del papa e quella della congregazione salesiana, che porta avanti la missione di don Bosco di andare fino alle periferie del mondo. La nostra missione ha sempre guardato alle periferie, perché anche i salesiani sono nati in una periferia, quella nei dintorni di Torino”. I salesiani, conclude, “scelgono di lavorare nelle periferie per i poveri e i vulnerabili. Ci impegniamo nella protezione dei diritti dei minori, le nostre priorità sono l’educazione e il conforto. Lavoriamo insieme ad altre agenzie per la stessa causa”.
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