04/12/2008, 00.00
CINA - TAIWAN
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Diventa un caso politico la censura del film taiwanese “Cape No 7”

E’ una romantica storia d’amore tra persone di Taiwan e del Giappone. Ma Pechino teme che “offenda” la sensibilità di chi ha sofferto per l’occupazione “coloniale” giapponese e vuole censurarlo. Ora c’è rischio di un reciproco risentimento.

Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Diventa un caso il film taiwanese “Cape No 7” (nella foto), record d’incassi a Taiwan ma che pare la Cina voglia censurare. Politici e cittadini dell’Isola non lo accettano, mentre in Cina si diffondono critiche per i contenuti del film e la cultura taiwanese.

E’ una storia d’amore tra un cantante rock taiwanese e una ragazza giapponese; c’è anche un flashback all’anno 1945, quando alla fine della Seconda guerra mondiale un insegnante giapponese è costretto a lasciare Taiwan e la donna che ama. Nei cinema di Taiwan ha già incassato la cifra record di 500 milioni di dollari di Taiwan (circa 11,79 milioni di euro). Anche in molte grandi città della Cina ne circolano dvd “pirata” e su internet, mentre alcune sue canzoni sono molto apprezzate tra i giovani.

Ma il film tratta argomenti molto sensibili in Cina: la lunga dominazione giapponese, la secessione di Taiwan. Molti cinesi protestano che esso operi un “lavaggio del cervello”, trascurando le violenze degli invasori giapponesi  e descrivendone il rapporto con la popolazione taiwanese come pacifico e proficuo.

Entrambi i Paesi hanno sofferto per l’occupazione giapponese, che a Taiwan è durata 50 anni dal 1895. Ma Taipei è stata poi più rapida a riallacciare buoni rapporti con Tokyo.

Per cui pare Pechino, prima favorevole al film, ora non voglia autorizzarlo per non offendere “i sentimenti nazionali”.

Intanto è scoppiato un caso politico e molti parlamentari taiwanesi, sia di governo che d’opposizione, criticano Pechino per queste reazioni. C’è persino pericolo di un pubblico risentimento reciproco. Ieri il presidente taiwanese Ma Ying-jeou ha rilasciato una “storica” intervista a Radio Taiwan International, che può essere ascoltata anche su siti internet in Cina. Ha “molto raccomandato ai compatrioti cinesi di vedere il film, che può essere un primo passo per meglio capire Taiwan”.

Ma il regista Wei Te-sheng ripete che ha fatto solo una storia d’amore, senza messaggi politici.

Gli fa eco un internauta cinese, che commenta che “il film parla di un taiwanese musicista rock fallito, che torna alla sua piccola città costiera, supera l’amarezza e riacquista fiducia attraverso l’amore per una ragazza giapponese e creando una band rock. Solo perché ha commosso i taiwanesi e fatto record di incassi, questo non lo rende un gran film storico”.

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