Distribuivano cibo ai veterani: polizia vietnamita arresta monaci buddisti “non ufficiali”
Ho Chi Minh City (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità comuniste hanno sospeso la distribuzione di cibo e piccoli doni ai veterani, promossa dai monaci della Chiesa buddista unificata del Vietnam (Cubv) per sopperire alla mancanza di aiuti da parte del governo. Ieri la polizia ha fatto irruzione durante un incontro di leader religiosi e reduci di guerra in programma alla pagoda di Lien Tri, situata nel sobborgo di Thu Duc, a Ho Chi Minh City, appartenente all'organizzazione bandita dai vertici di Hanoi e spesso vittima di persecuzioni. Secondo quanto riferisce il capo del monastero a Radio Free Asia (Rfa), le forze dell'ordine hanno anche malmenato e poi arrestato un religioso.
Oltre 100 agenti in borghese hanno circondato il tempio in cui si stava svolgendo l'incontro, bloccando gli ingressi. All'iniziativa di carità avevano aderito anche diversi leader cristiani della zona; un pastore protestante è stato picchiato dai poliziotti e condotto in caserma per un interrogatorio. Due sacerdoti cattolici hanno potuto varcare la soglia della pagoda di Lien Tri solo dopo aver cancellato le foto che ritraevano l'assalto delle forze di sicurezza vietnamite.
Il leader dei monaci Thich Khong Tanh e la pagoda di Lien Tri sono da tempo nel mirino delle autorità, per il loro rifiuto ad aderire alla Chiesa buddista ufficiale del Vietnam, la sola riconosciuta e ammessa.
La Chiesa buddista unificata del Vietnam (Cubv), non riconosciuta dal governo, è stata la principale organizzazione buddista nel Vietnam meridionale e centrale fino al 1975, quando il governo ha assunto la diretta amministrazione di tutte le sue proprietà e istituzioni. Nel 1981, in seguito al suo rifiuto di sottomettersi al Partito comunista, il governo l'ha sciolta e sostituita con la Chiesa buddista vietnamita, di fatto controllata dallo Stato, ma la Cubv non ne ha mai riconosciuto l'autorità e non ha smesso la sua attività religiosa.
Dagli anni '90 molti monaci sono stati arrestati, mentre il "Supremo Patriarca" Thich Huyen Quang - morto nel luglio 2008 - è stato spesso minacciato per la sua opposizione al governo e ha trascorso lunghi periodi agli arresti domiciliari nella sua pagoda.
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