Diritti delle minoranze in Pakistan: riconosciuti solo sulla carta
Il caso del giovane cristiano ferito a morte per aver fatto il bagno in una vasca d’irrigazione usata dai musulmani. La Costituzione nazionale protegge la libertà religiosa, ma le minoranze continuano a essere discriminate. Uguaglianza, istruzione, rappresentanza politica: la teocrazia influenza ancora le leggi del Paese.
Lahore (AsiaNews) – “Ho visto mio figlio sanguinare, livido e privo di sensi. Ho urlato il suo nome, gli ho spruzzato dell’acqua sul viso e l’ho schiaffeggiato dolcemente per svegliarlo. Ma non si muoveva più”. Sono le parole di Ghafoor Masih, un fedele cristiano, padre di Saleem Masih, picchiato a morte a nel villaggio di Baguyana lo scorso 25 febbraio. Il 24enne era stato punito per aver fatto il bagno in una vasca d’irrigazione usata dai musulmani.
Ghafoor ha raccontato l’accaduto in un’intervista rilasciata alla British Pakistani Christian Association, un’organizzazione comunitaria no profit. Il Pakistan ha cercato e ottenuto l’indipendenza dall’India per amore della libertà religiosa, ma ora è la casa di molti Ghafoor, che cercano giustizia per i loro cari. Non solo i cristiani, ma tutte le minoranze religiose sono discriminate nel Paese.
Perché le minoranze in Pakistan sono represse? Il Paese è stato fondato solo per i musulmani? No, ovviamente. L’ideologia promossa dal suo fondatore, il Quaid-e-Azam (Grande Leader) Muhammad Ali Jinnah, presta grande attenzione alla libertà religiosa. “Sei libero… sei libero di andare nei tuoi templi, sei libero di andare nel tuo moschee o in qualsiasi altro luogo di culto nello Stato del Pakistan. Per gli affari dello Stato non è importante a quale religione, casta o credo tu appartenga”.
Per non aver seguito le parole di Jinnah, il Pakistan è diventato il 7° Paese più pericoloso al mondo per le minoranze religiose, come riportato da Human Rights Watch.
La questione ha radici lontane. Le discriminazioni iniziarono nel 1949, subito dopo che l’Assemblea costituente aveva approvato il primo provvedimento costituzionale (la Objective Resolution). Il primo ministro degli Esteri, Zafarullah Khan, un ahmadi, fu rimosso su richiesta degli accademici religiosi.
In base alla Objective Resolution, tutti le leggi devono essere conformi ai precetti islamici. La scintilla discriminatoria ha incendiato l’intero Paese, peggiorando le condizioni di vita delle minoranze, che dall’approvazione della legge costituzionale hanno sempre vissuto sotto minaccia.
Secondo statistiche del governo, la popolazione appartenente alle minoranze è diminuita da oltre il 20% dal 1951 al 3,74% attuale, come risulta dal recente censimento. Dallo stupro ai matrimoni forzati, dall'umiliazione verbale alla tortura mentale, dalle ferite alle uccisioni brutali, le minoranze in Pakistan hanno dovuto patire grandi sofferenze.
La Costituzione del Pakistan dà ampio spazio alla libertà delle minoranze. Inoltre, il Paese è vincolato da numerosi trattati internazionali che tutelano i diritti di esse. Ma vi è una enorme differenza tra ciò che è scritto e ciò che viene praticato.
Responsabilità costituzionali e internazionali dello Stato
Secondo l’articolo 27 dell’Accordo internazionale sui diritti civili e politici (Iccpr), il Pakistan deve garantire a ogni minoranza il diritto di professare e praticare la propria religione e usare la propria lingua in modo libero. Allo stesso modo, l'articolo 22, paragrafo 1, della Costituzione pakistana vieta alle scuole di obbligare gli studenti a ricevere istruzioni o a partecipare a una cerimonia diverse dalla loro fede.
Nonostante quanto stabilito dalla legge, il programma di vari consigli scolastici prevede l’insegnamento di versetti coranici o islamici. Agli studenti non musulmani viene chiesto non solo di leggerli, ma anche di memorizzarli.
L'etica è stata introdotta nel programma nazionale come materia alternativa all’islam da insegnare agli studenti non musulmani. Oggi, molte istituzioni scolastiche non la insegnano in quanto prive di personale docente per questa materia.
Uguaglianza
L'articolo 25, paragrafo 1, della Costituzione garantisce piena uguaglianza a tutti i cittadini. Allo stesso tempo, l'articolo 18 dell'Iccpr sancisce la libertà di adottare e perseguire la religione e la fede di propria scelta.
Tuttavia, secondo il Movement for Solidarity and Peace, circa 1.000 ragazze di età compresa tra 12 e 28 anni, di origine non musulmana (principalmente indù), sono convertite con la forza e si sposano con uomini musulmani ogni anno. In maniera sorprendente, nessuna azione severa viene intrapresa dalle autorità contro tali atti criminali.
Istituzioni religiose
L'articolo 20 della Costituzione dà diritto a ogni fede di stabilire, mantenere e gestire la propria istituzione religiosa. Una ricerca condotta dal Center for Social Justice, e dalla Commissione nazionale Giustizia e Pace, ha scoperto però che negli ultimi due decenni si sono verificati più di 50 casi di attacchi criminali contro luoghi di culto delle minoranze. Nello stesso periodo sono stati segnalate quasi 40 azioni armate da parte di gruppi fondamentalisti.
Rappresentanza
L'articolo 36 della Costituzione protegge i diritti e gli interessi legittimi delle minoranze, inclusa la loro rappresentanza nelle istituzioni federali e provinciali. Il problema è che le autorità – ai vari livelli di governo – non riescono ad assicurare la tutela degli interessi delle minoranze. L'Assemblea nazionale riserva loro 10 seggi su 342. Il Parlamento provinciale del Punjab 8 su 371; quello del Sindh 9 su 168; Khyber Pakhtunkhwa 3 su 124; e il Baluchstn 3 su 51: è una divisione giusta?
Tanti altri diritti sono riconosciuti in modo formale dalle leggi, ma non nella realtà quotidiana. I padri costituenti avevano stabilito che gli affari di Stato non sarebbero stati trattati secondo principi teocratici. Ma, sfortunatamente, le discriminazioni nei confronti delle minoranze mostrano che la teocrazia influenza ancora le leggi del Paese.
La questione deve essere trattata in modo serio, molto serio. Altrimenti centinaia di migliaia di Saleem Masih moriranno ogni giorno, e i trasgressori non pagheranno mai per i loro crimini.
21/10/2017 10:33
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