Dinajpur: tre suore si aggiungono alle Shanti Rani Sisters
Due delle sorelle sono tribali e una proviene dalla comunità bengalese. La congregazione è un prodotto locale della missione del Pime del 1951 e conta 168 membri. Il vescovo Sebastian Tudu ha presieduto la Messa: "Ora il vostro lavoro è predicare il Vangelo, sarete ricompensate della benedizione di Dio nella vostra vita"
Dinajpur (AsiaNews) - Le Suore catechiste del Cuore Immacolato di Maria Regina degli Angeli (note come Shanti Rani Sisters) hanno tre nuove sorelle nella loro congregazione.
Il 6 gennaio le novizie Presilla Hembrom, Ratri Nirmola Reberio, Shuvrota Lucy Mrong (due di esse sono tribali e una proviene dalla comunità bengalese), hanno fatto il primo voto della vita religiosa. Lo stesso giorno il vescovo Sebastian Tudu ha presieduto la Messa nella chiesa cattedrale di Dinajpur.
Le Shanti Rani Sisters sono un prodotto locale della missione del Pime nel Paese: sono state fondate nel 1951 dal vescovo Giuseppe Obert e da don Francesco Ghezzi, con madre Enrichetta Motta come prima educatrice. Attualmente le Shanti Rani Sisters contano 168 suore e alcune di loro lavorano all'estero come missionarie.
Le nuove sorelle hanno espresso soddisfazione e gioia: “Fin dalla mia infanzia ho sempre amato la vita religiosa. Ho potuto osservare da vicino la vita di alcune suore che mi hanno attratto molto", ha detto Presilla Hembrom, tribale santal originaria della diocesi di Rajshahi. Vuole essere una testimone di Cristo e “trasformare la vita delle persone predicando il Vangelo", ha aggiunto.
Suor Beena S. Rozario, superiora generale delle Shanti Rani, si è congratulata e ha dato il benvenuto alle nuove sorelle nella congregazione: "Ringrazio i genitori delle nostre nuove suore. Dio Onnipotente vi benedirà per il vostro sacrificio di averci mandato le vostre figlie" ha spiegato.
Anche il vescovo di Dinajpur Sebastian Tudu ha dato il benvenuto alle nuove suore e si è anche congratulato con loro per la scelta coraggiosa che hanno fatto: "Dio vi ha scelto per la Sua opera. Avete sentito la chiamata di Dio. Ora il vostro lavoro è predicare il Vangelo, che è un’opera santa. Sarete ricompensate della benedizione di Dio nella vostra vita”,
Infine ha ringraziato le famiglie e durante l’omelia ha chiesto a parenti e laici di pregare e sostenere le sorelle e tutti i religiosi.
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