Dinajpur, confessa uno degli assalitori di p. Piero Parolari
Dhaka (AsiaNews) – Sariful Islam, membro del gruppo fondamentalista islamico Jamaat-ul-Mujiahideen, ha confessato ieri di aver organizzato ed eseguito di persona l’attentato contro p. Piero Parolari, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere, avvenuto lo scorso 18 novembre a Dinajpur. Il sotto-ispettore Bazlur Rashid conferma la confessione: “Islam ha compiuto un attacco anche contro un tempio indù del Paese”.
Il Jamaat-ul-Mujiahideen è stato fondato nel 1998. Il governo locale l’ha bandito in maniera ufficiale nel febbraio del 2015, dopo una serie di attacchi compiuti contro alcune Organizzazioni non governative. Dopo alcuni mesi di silenzio, il gruppo è tornato a farsi sentire nell’agosto del 2015 con centinaia di attacchi a più di 300 luoghi diversi sparsi per il Bangladesh.
P. Parolari, 64 anni, è un medico missionario e viceparroco di Suihari. Egli è presente in Bangladesh dal 1985, dove lavora presso l’ospedale di St. Vincent. L’agguato è stato compiuto da tre uomini armati in motocicletta, che lo hanno attaccato a colpi di pistola mentre si recava proprio in ospedale.
L’agguato contro il sacerdote del Pime conferma un clima teso nel Paese, dove nelle ultime settimane decine di cattolici e protestanti hanno ricevuto minacce di morte.
Le autorità sono comunque impegnate per garantire la sicurezza alla comunità cristiana durante le prossime festività natalizie. Ieri i leader cattolici e delle varie denominazioni cristiane si sono incontrati al Commissariato metropolitano di Dhaka per colloqui con i vertici della polizia. Nirmal Rozario, presente all’incontro, dice ad AsiaNews: “Abbiamo avuto grandi rassicurazioni per il prossimo Natale”.