Digitale e aumento salari al centro del nuovo piano industriale della Malaysia
Il nuovo piano generale industriale NIMP 2030 per la prima volta durerà 7 anni anziché 10. Oltre a rilanciare i settori tradizionali dell'economia del Paese come la manifattura, guarda al digitale con l'intenzione di attirare linee produttive dei semiconduttori e all’aumento degli stipendi dei lavoratori.
Kuala Lumpur (AsiaNews) - La Malaysia ha presentato il suo nuovo piano generale industriale (NIMP 2030) che punta a tracciare la strada per la trasformazione industriale dal 2023 alla fine del decennio. Rispetto ai precedenti, quest’ultimo progetto è più ambizioso visto che all’interno si trovano novità per le imprese per aumentare il giro d’affari ma anche l’occupazione ad un livello tale da rendere il Paese competitivo a livello globale. Finora la Malaysia ha attuato con fatica i programmi precedenti. La durata più breve del piano - 7 anni anziché 10 - è dovuta all’incidenza della pandemia di Covid-19 e ai cambiamenti politici per un programma che Kuala Lumpur avrebbe dovuto rilanciare nel 2021. In totale, la stima è che il NIMP avrà bisogno di 95 miliardi di RM (quasi 200 milioni di euro) di investimenti per l’intera durata.
Il primo obiettivo del piano è portare il tasso di crescita annuale dal Paese al 6,5% nel Pil, facendo lievitare il rendimento del settore manifatturiero; il secondo punto all’ordine del giorno è l’aumento del 2,3% nell’occupazione e del 9,6% nel salario medio dei lavoratori. Un altro aspetto, riguarda lo sviluppo di alcun settori che nel piano 2030 sono ritenuti prioritari: aerospaziale, chimico, elettronico, farmaceutico e quello legato ai dispositivi medici. In aggiunta ci sono quattro nuove aree che il governo malese punta a far crescere: materiali avanzati, veicoli elettrici, energia rinnovabile e lo stoccaggio del carbonio prodotto dalle imprese. Il NIMP 2030 inoltre coniuga la reindustrializzazione della Malaysia con la proposta di facilitare la tradizione digitale - attraverso la riconversione in chiave tecnologica della produzione - e la transizione ecologica (sostenere le emissioni nette zero).
Il piano di Kuala Lumpur si distingue dai precedenti perché per la prima volta dedica un intero capitolo all’attuazione dei progetti. Questo è sempre stato infatti il tallone d’Achille dei documenti NIMP precedenti: in passato, i piani venivano introdotti, per poi languire nella loro attuazione. Il NIMP 2023-2030 dispone di strategie specifiche (21 in totale) e piani d'azione (62), raggruppati per ciascuna missione. I piani d'azione prevedono settori dedicati per il raggiungimento dei compiti assegnati in ciascuna missione. Ad esempio, per la prima missione che riguarda lo sviluppo dell’industria elettronica, il progetto ha come piano d’azione quello di iniziare attirando i leader globali del settore con sgravi per stabilire le loro linee produttive dei semiconduttori in Malaysia.
I progressi compiuti negli anni saranno pubblicati in relazioni periodiche. Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha definito il NIMP 2030 “la base per la ristrutturazione dell'economia e il punto di partenza per rendere la Malaysia una potenza economica regionale, garantendo una distribuzione giusta ed equa della ricchezza economica alla popolazione”. Anche il re della Malaysia, Al-Sultan Abdullah ha dato il suo benestare per il nuovo piano di sviluppo industriale.
Intanto i primi frutti del piano presentato a settembre iniziano a vedersi: il colosso americano di compressori industriali Alton Industry Ltd investirà più di 100 milioni di dollari in una struttura di ricerca e sviluppo nello stato malese di Johor e un portavoce dell’azienda ha esplicitamente legato la decisione di Alton al NIMP 2030.