Dhaka: ammessi e poi esclusi da concorso pubblico, minoranze protestano
Il ministero della Pubblica amministrazione del Bangladesh aveva pubblicato una prima lista di candidati, che poi è stata rivista senza spiegazioni depennando 99 candidati. Alcuni avevano persino lasciato i loro precedenti lavori in attesa dell’ufficialità delle nomine governative basandosi sul primo elenco. Diversi cristiani hanno raccontato ad AsiaNews l'ingiustizia subita.
Dhaka (AsiaNews) - Decine di candidati precedentemente inclusi per la nomina a quadri in impieghi governativi sono stati poi rimossi , nonostante avessero superato il concorso pubblico per accedere all’incarico, chiamato Bangladesh Civil Service (BCS). E tra gli esclusi, almeno 71 appartengono a comunità minoritarie di cristiani, indù e buddisti.
Il ministero della Pubblica amministrazione aveva pubblicato una prima tornata di bandi il 15 ottobre 2024, nominando 168 candidati. Tuttavia, un secondo bollettino, pubblicato il 30 dicembre 2024, ha escluso 99 nomi dalla lista iniziale, con la motivazione di mancato superamento dei test sanitari per 45 candidati e per presunta discrezionalità governativa per gli altri 54.
L’esclusione di candidati dopo la pubblicazione in gazzetta è una pratica rara, a meno che non vengano scoperti crimini o irregolarità. L’episodio ha quindi suscitato dubbi sulla trasparenza del processo. La Commissione per i servizi pubblici (PSC) e il ministero della Pubblica amministrazione non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.
L'esame BCS è un concorso altamente competitivo organizzato dalla PSC per reclutare personale nei settori dell'amministrazione, della polizia, del fisco e degli affari esteri. L’esclusione di un numero così alto di candidati è stata descritta come “senza precedenti” e ha scatenato critiche sui social media dove gli utenti si sono chiesti perché candidati già selezionati sotto lo stesso governo siano stati successivamente esclusi.
Ieri il ministero della Pubblica amministrazione ha spiegato, attraverso una nota firmata dal segretario aggiunto Md Uzzal Hossain, che 227 candidati sono stati esclusi sulla base di rapporti delle agenzie di intelligence, mentre altri 40 sono stati squalificati per essersi assentati durante la visita medica.
I candidati esclusi del 43mo BCS hanno tenuto una conferenza stampa all’Università di Dhaka, chiedendo il reintegro entro il 5 gennaio e la conferma delle nomine entro il 15 gennaio. “L’amministrazione non ha spiegato perché siamo stati esclusi, nonostante i nostri sforzi per ottenere risposte”, ha dichiarato Md. Raihan Bhuiyan. “Esortiamo il governo ad affrontare questa ingiustizia”.
Molti degli esclusi hanno espresso ad AsiaNews rabbia e delusione, descrivendosi vittime di decisioni arbitrarie. Alcuni avevano persino lasciato i loro precedenti lavori in attesa dell’ufficialità delle nomine governative, basandosi sulla prima pubblicazione.
Sunny Subol Chambugong, un cattolico di 31 anni della diocesi di Mymensingh,ha detto: “Non so quale sia la mia colpa. Sognavo di diventare un quadro del BCS, ma ora mi sento senza speranza”. Chambugong ha sottolineato di non avere affiliazioni politiche e ha chiesto al governo di riconsiderare la sua posizione.
Mosammat Nasrin Sultana, di Shailkupa a Jhenaidah, prima a laurearsi nella sua famiglia, era stata inserita nei quadri dell'istruzione nella prima gazzetta. “Nessuno nella mia famiglia sa studiare. Sono la prima laureata del villaggio. Ho studiato con grande difficoltà grazie alle borse di studio delle ONG. Perché mi è stato fatto questo danno?” ha raccontato. Sultana aveva lasciato il suo lavoro nel settore privato. “I miei genitori sono devastati e non possono accettare questa ingiustizia”, ha aggiunto in lacrime.
Sadia Alam, laureata all’Università di Khulna, era stata inizialmente nominata nei quadri agricoli ma è poi stata esclusa. “Ho lavorato duramente per arrivare qui, stando lontana dalla politica. Perché il mio nome è stato cancellato?” ha chiesto, commentando che la sua famiglia ha sostenuto la Lega Awami.
Il professor Mujibur Rahman dell’Università di Dhaka ha criticato la decisione: “Escludere qualcuno in base alla religione, alla regione, al sesso, alla casta o alle opinioni politiche è una terribile ingiustizia”.
Sharmin Ahmed, un’altra docente dell’Università di Dhaka, ha avvertito che decisioni arbitrarie senza spiegazioni possono scoraggiare i giovani e minare la fiducia nel sistema. “Coloro che sono stati selezionati dopo un’accurata valutazione dovrebbero rimanere in servizio, a meno che non si dimostri una violazione legale”, ha concluso.