18/05/2023, 09.55
BANGLADESH
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Dhaka ritira la scorta aggiuntiva ad alcuni ambasciatori stranieri

di Sumon Corraya

Era stata concessa nel 2016 dopo la strage all'Holy Artisan Bakery. Il ministro degli Esteri ha giustificato la misura dicendo che i rappresentanti del Bangladesh non godono degli stessi privilegi. L'opposizione ha accusato l'esecutivo di "irresponsabilità e arroganza".

Dhaka (AsiaNews) - Da qualche giorno è stata ritirata ad alcuni ambasciatori stranieri residenti a Dhaka la scorta di sicurezza aggiuntiva che era stata messa a disposizione nel 2016 dopo un attentato in cui persero la vita diversi diplomatici.

I rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito, Unione europea, India, Arabia Saudita e Australia erano tutti accompagnati da una squadra di polizia che il governo del Bangladesh ha deciso di smettere di concedere a partire dal 14 maggio. 

Il ministro degli Esteri, AK Abdul Momen, ha spiegato in conferenza stampa che la scorta aggiuntiva non sarà più prevista per nessun Paese, “perché i nostri ambasciatori non godono di tali privilegi. Questo protocollo è stabilito su una base di scambio. Non daremo sicurezza extra a nessuno", ha affermato. "Siamo soliti dare servizi di scorta agli ambasciatori di alcuni Paesi. Vedendo ciò anche altri Stati hanno iniziato a chiedere ulteriori servizi di scorta".

"Inoltre - ha aggiunto - il sistema di ordine pubblico in Bangladesh è molto buono. Di conseguenza non c'è bisogno di fornire questa struttura. Tuttavia, se un ambasciatore ritiene di aver bisogno di maggiore protezione può assumere una squadra di sicurezza".

Il segretario del ministero degli Esteri, Masood bin Momen, ha spiegato che erano state predisposte misure di sicurezza supplementari per i diplomatici a seguito dell'attacco terroristico in un ristorante di lusso frequentato dagli stranieri. Tuttavia, ha commentato, ora la milizia islamica responsabile dell’attentato non è più una minaccia e la situazione dell'ordine pubblico è abbastanza buona, per cui il governo non vede la necessità di ulteriori misure di sicurezza: "Non comprometteremo mai la sicurezza di base delle ambasciate e degli ambasciatori stranieri. Lo garantiamo", ha assicurato il segretario. 

Il primo luglio 2016 cinque militanti armati hanno preso d'assalto la Holy Artisan Bakery nella zona diplomatica tenendo in ostaggio i commensali prima di ucciderne 20: tre bangladeshi, sette giapponesi, nove italiani e un indiano.

La sicurezza dei diplomatici in Bangladesh è garantita dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati (che regola gli accordi bilaterali tra Stati) ed è garantita dal battaglione speciale Ansar, una forza ausiliaria paramilitare responsabile dell’ordine interno. Il segretario agli Esteri ha inoltre affermato che il ritiro della sicurezza aggiuntiva non avrà alcun impatto sulle relazioni bilaterali.

L'ex ambasciatore Humayun Kabir ha raccontato di non aver ricevuto servizi di sicurezza aggiuntivi quando lavorava all'estero come diplomatico: "Non c'erano crisi di sicurezza nei Paesi occidentali in cui ho prestato servizio come diplomatico. Quindi non mi hanno fornito sicurezza. Noi non l'abbiamo voluta. L'abbiamo fornita dove era necessario". Kabir è stato ambasciatore del Bangladesh negli Stati Uniti e in altri Paesi. 

Il leader dell'opposizione Mirza Fakhrul Islam Alamgir, segretario generale del Partito nazionalista del Bangladesh, ha espresso insoddisfazione per la decisione del governo di ritirare le scorte di polizia aggiuntive: "Penso che ci siano due cose - estrema irresponsabilità e arroganza - dietro la decisione di ritirare le scorte di sicurezza aggiuntive per i sei ambasciatori", ha detto Alamgir.

Il Bangladesh ospita 58 rappresentanze diplomatiche tra ambasciate, alti commissari e consolati.

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