15/09/2023, 12.45
BANGLADESH - LIBIA
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Dhaka invia aiuti umanitari alla Libia devastata dal ciclone Daniel

di Sumon Corraya

Nel Paese nord-africano si stimano già 20mila vittime, ma il bilancio potrebbe aumentare. Di queste almeno sei sono lavoratori migranti del Bangladesh. Ieri è partito un cargo carico di medicine, cibo e generi di prima necessità. Il governo ha chiesto alle autorità di Tripoli il permesso per l’invio di una squadra di soccorritori per la ricerca dei dispersi. 

 

Dhaka (AsiaNews) - In risposta alle devastanti alluvioni che hanno colpito la Libia, con un bilancio stimato - e ancora provvisorio - di almeno 20mila vittime, il governo di Dhaka ha disposto l’invio di aiuti umanitari. Secondo quanto riferisce l’Inter-Services Public Relations (Ispr), un aereo cargo AC-100J dell’aviazione del Bangladesh ha lasciato ieri l’aeroporto della capitale alla volta del Paese nord-africano colpito dal ciclone Daniel carico di cibo, medicine e generi di prima necessità. 

Il vice-maresciallo dell’aria Fazlul Haque, fra i responsabili delle operazioni di coordinamento e invio di aiuti, riferisce che a bordo del velivolo vi sono “cibo in scatola, compresse per la purificazione dell’acqua e medicinali salvavita e di prima emergenza”. Oltre ai beni di prima emergenza la Libia sta conducendo una lotta disperata contro il tempo alla ricerca di dispersi e sopravvissuti, in una situazione di criticità per mancanza di cibo, carburante, acqua potabile, elettricità e sistemi di comunicazione adeguati.

Sulla base delle direttive della premier Sheikh Hasina e della politica di “sviluppo integrato” e facendo riferimento al piano di coordinamento generale del ministero degli Affari esteri, il governo del Bangladesh ha deciso di aiutare le popolazioni colpite dalle inondazioni. In Libia vivono e lavorano oltre 20mila migranti provenienti dal Bangladesh e molti di loro hanno raggiunto il Paese nord-africano per poi attraversare il Mediterraneo e raggiungere le coste dell’Europa.

Ad oggi si contano almeno sei morti fra i cittadini del Bangladesh emigrati in Libia per lavoro e deceduti a causa delle pesanti inondazioni innescati dal passaggio del ciclone. Tuttavia anche in questo caso il bilancio è provvisorio e si temono altre vittime fra gli espatriati, in particolare a Darna che risulta essere la città più colpita. Delle sei persone decedute, finora quattro sono state identificate: si tratta di Shaheen e Sujan del distretto di Rajbari e di Mamun e Shihab del distretto di Narayanganj, ancora ignota quella delle altre due vittime. La locale ambasciata di Dhaka è in contatto costante con le autorità locali, la Croce rossa internazionale (Cicr) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) per verificare la situazione di tutti i connazionali espatriati.

I responsabili dell’esecutivo hanno aperto un canale di comunicazione con le autorità libiche e la comunità di espatriati, per avere informazioni aggiornate sulla situazione e verificare l’andamento delle operazioni di salvataggio, insieme alle procedure di rimpatrio delle vittime. L’ambasciata sta inoltre cercando di conoscere nomi e indirizzi delle due persone decedute e non ancora identificate, chiedendo al governo di Tripoli il permesso di visitare con una propria delegazione le zone colpite dal disastro. Ad oggi vi sono oltre 14,9 milioni di lavoratori migranti del Bangladesh sparsi in 176 Paesi del mondo.

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