Dhaka contro Islamabad: No a interferenza in politica interna, non è più il 1971
Dhaka (AsiaNews) - Il Pakistan "non deve interferire negli affari interni del Bangladesh", perché non ha più alcun diritto sul Paese. È la posizione ribadita oggi da Dhaka in merito a una risoluzione passata dal governo di Islamabad il 16 dicembre scorso. Nel corso di una seduta parlamentare, l'Assemblea nazionale pakistana ha votato una mozione contro l'esecuzione di Abdul Quader Mollah, leader del Jamaat-e-Islami (partito fondamentalista islamico), condannato a morte per crimini contro l'umanità commessi durante la guerra di liberazione dal Pakistan nel 1971.
Avvenuta il 12 dicembre scorso, l'impiccagione di Mollah ha scatenato una violenta reazione da parte dei sostenitori del suo partito. Il Parlamento pakistano ha espresso "preoccupazione" e ha chiesto al governo del Bangladesh di "non rievocare ricordi del 1971 e di risolvere i processi contro i leader del Jamaat in modo amichevole".
Le parole di Islamabad hanno scatenato forti reazioni in Bangladesh: oggi la polizia ha fermato alcuni manifestanti pacifici - tra cui familiari delle vittime di guerra e delle donne torturate dall'esercito pakistano - che tentavano di raggiungere l'ambasciata del Pakistan a Dhaka.
Secondo Hasanul Haq Inu, ministro bangladeshi dell'informazione, "le dichiarazione dell'Assemblea nazionale pakistana mostrano che il Paese non si è mosso dalla politica che adottava nel 1971. Con quella risoluzione, hanno oltrepassato le regole della diplomazia".
19/12/2022 10:06
18/03/2021 12:47