Dhaka, un Natale di solidarietà verso le famiglie più bisognose
La Società di San Vincenzo De Paoli di Tejgaon, quartiere della capitale, ha promosso raccolte fondi e distribuzione di piccole somme di denaro. Per qualcuno è occasione per comprare carne e dolci. Altri la utilizzano per acquistare un vestito alla figlia. Un parrocchiano: la festa occasione per “mostrare compassione al prossimo”.
Dhaka (AsiaNews) - “Oggi ho ricevuto una somma di denaro in dono. La userò per comprare carne e un dolce. Così il mio Natale sarà migliore. E per questo voglio ringraziare quanti hanno aderito alla raccolta fondi per noi”. Per Manju Palma, cattolica che vive in una baraccopoli di Dhaka, un lavoro come addetta alle pulizie in un ufficio, vedova e madre di tre figli, questo piccolo aiuto ricevuto per le feste rappresenta un tesoro: “Sono la sola - racconta ad AsiaNews - a guadagnare in famiglia. Questo denaro mi aiuterà nelle spese in questa città così costosa”.
La donna è una delle 80 persone bisognose che il 20 dicembre hanno ricevuto questo “dono di Natale” dai volontari della Società di San Vincenzo De Paoli di Tejgaon, quartiere di Dhaka. Un totale di 10 euro ciascuno, una piccola somma all’apparenza, ma un bene prezioso per chi è in difficoltà. Come lei anche Nipu Gomes, disabile e in difficoltà finanziarie, ha ricevuto la somma che gli permetterà di coprire le spese: “Non posso lavorare come tutti gli altri. Ma oggi ho potuto acquistare - racconta con un sorriso - un vestito nuovo per la mia amata figlia”.
Bruno Dias, presidente della sezione locale dell’associazione cattolica, spiega di aver raccolto la somma da alcune famiglie di fedeli che hanno voluto condividere parte dei loro risparmi. “Abbiamo raccolto il denaro durante le messe domenicali”, spiega Dias. Oltre a “bussare porta a porta” e “raccogliere fondi” con iniziative varie, per poi distribuire secondo un elenco prestabilito. Egli sottolinea che a causa della pandemia di Covid-19 il numero delle famiglie bisognose è cresciuto, così come la lista dei beneficiari. “A volte incontriamo ostacoli” e le persone “non ci permettono di entrare nelle loro case”, racconta Dias, ma in generale “siamo accolti con calore e collaborazione”.
In passato, per Natale, la Società di San Vincenzo De Paoli di Tejgaon promuoveva la distribuzione di dolci della festa, riso, olio, sapone e stoffa; dall’inizio della pandemia di Covid-19 si è preferito raccogliere e distribuire denaro per rispondere meglio ai bisogni. Al tempo stesso i volontari cattolici cercano di contribuire allo sviluppo umano curando l’elemento spirituale, testimoniando Cristo, cercando di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo e le radici della povertà. Un servizio che, in molti casi, viene proposto senza fare distinzioni di fede, casta, colore della pelle e provenienza sociale.
P. Kollol L Rozario, vice parroco a Tejgaon, parla con ammirazione dei membri della società che fanno “un lavoro eccezionale, aiutando i bisognosi della mia parrocchia”. Un parrocchiano, che chiede l’anonimato, conferma la propria gioia nel portare aiuto alle persone in difficoltà: “Penso che Gesù - racconta - sia venuto sulla terra per persone bisognose e tristi. Il Natale è il momento giusto per mostrare compassione al prossimo, bisognoso del nostro sostegno”.
11/01/2019 10:46