Dhaka, monastero buddista offre l’iftar ai musulmani poveri
Il pasto serale rompe il digiuno islamico durante il mese sacro del Ramadan. Il tempio serve dalle 350 alle 400 scatole di cibo al giorno. L’iniziativa è nata nel 2013 per diffondere l’armonia interreligiosa.
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – In Bangladesh il monastero buddista di Dhammarajika offre ai musulmani poveri e affamati l’iftar, il pasto serale che rompe il digiuno islamico durante il mese sacro del Ramadan. Il monastero si trova nell’area di Basabo a Dhaka e dal 2013 ha avviato l’iniziativa, con cui contribuisce al benessere della società. Si tratta di un raro esempio di armonia interreligiosa in un Paese dove di recente si è riacceso il radicalismo islamico e le condizioni delle minoranze religiose sono sempre più a rischio.
Al tramonto, una lunga fila di persone attende al di fuori del cancello del monastero. Ogni giorno vengono preparati dai 350 ai 400 pasti, distribuiti in una scatola di cartone. All’interno, frittelle di patate, tempura di cipolle e melanzane, polpette di lenticchie, datteri, riso soffiato e un dolce allo sciroppo di zucchero.
Secondo i monaci, il mese sacro rappresenta la “migliore opportunità per aiutare i musulmani”. Il progetto nasce dalla volontà del venerabile Shuddhanando Mohathero, la massima autorità del tempio. Egli ritiene che “l’umanità sia l’obiettivo ultimo degli esseri umani”.
Il luogo di culto è stato fondato nel 1951. Il monaco Karuna Bhikkhu afferma che l’obiettivo è creare buone relazioni con la comunità islamica di maggioranza. Nel Paese i buddisti rappresentano meno dell’1% della popolazione, su un totale di oltre 160 milioni di abitanti. Per persone come Sakhina, che non può permettersi il costo del pasto, il cibo distribuito in maniera gratuita dai monaci rappresenta una vera e propria benedizione. “Qui ci viene accordato il rispetto che dovremmo avere dai nostri stessi confratelli”, dichiara la donna.