17/10/2020, 09.52
BANGLADESH
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Dhaka, condanne a morte per fermare l’incremento degli stupri

di Sumon Corraya

Pressioni da gruppi musulmani. Giustizia e Pace chiede solo giustizia, processi e condanne: “Nel nostro Paese gli stupratori non vengono mai puniti e per questo il numero delle violenze sessuali aumenta”. Da gennaio a settembre 2020 in Bangladesh vi sono stati 975 casi di stupro; 43 donne sono morte e 12 si sono suicidate.

Dhaka (AsiaNews) – Dopo diverse settimane di pressione, il governo del Paese pensa di introdurre la condanna a morte per chi è responsabile di stupri. Da diversi giorni nella società si tengono raduni di protesta per denunciare il continuo incremento di violenze sessuali contro le donne. La scorsa settimana è circolato un video in cui una banda ha assalito una donna 37enne. Il video è diventato virale e le dimostrazioni di massa sono divenute più frequenti.

Secondo alcune organizzazioni per i diritti umani, come la Ain o Salish Kendra, in Bangladesh vi sono stati 975 casi di stupro da gennaio a settembre di quest’anno. Il fatto drammatico è che dopo lo stupro, 43 persone sono morte e 12 si sono suicidate.

Ieri, migliaia di musulmani hanno organizzato una protesta di fronte alla moschea Baitul Mukarram, domandando giustizia per le vittime di violenza sessuale.

Parlando alla folla convenuta, Nur Hossian, leader di Hefazat-e-Islam Bangladesh, ha detto: “La popolazione del Paese sta soffrendo per il coronavirus, e in più le donne divengono vittime di persecuzione sessuale. Ciò avviene perché non si segue la legge islamica. Nella nostra società occorre ristabilire la giustizia. Solo la legge islamica può stabilirla. Per il suo crimine, lo stupratore deve essere ucciso in pubblico”.

P. Albert Rozario, responsabile di Giustizia e Pace a Dhaka, non chiede la condanna a morte, ma almeno la giustizia: “Nel nostro Paese gli stupratori non vengono mai puniti e per questo il numero delle violenze sessuali aumenta. Se le donne stuprate ricevono giustizia, gli incidenti di questo tipo diminuiranno. Io chiedo al governo che si approntino processi veloci per le violenze sessuali”.

Lo scorso 15 ottobre, più di 100 donne hanno organizzato un rally in bicicletta per protestare contro le violenze sessuali a Dhaka e Narayanganj. Team Narayanganj Cyclist è il profile Facebook di un Gruppo di cicliste. L’amministratrice del profilo, Maharab Hossian, afferma: “Questa protesta è per salvaguardare il nostro onore. Se una persona non può vivere con onore nella società, la sua vita non ha valore. Noi stiamo lavorando per questo”. Anche Maharab Hossian si augura la pena di morte per gli stupratori.

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