Dhaka, arrestato il mandante dell’omicidio di un editore liberale
Moinul Islam Shamim è un esponente di spicco del gruppo islamico bandito Ansarullah Bangla Team. La sua cattura è avvenuta nella notte in un quartiere della capitale. Egli ha ordinato l’accoltellamento di Faisal Arefin Dipan, editore di idee progressiste. Una nuova lettera minatoria promette la morte a cinque personalità “colpevoli” di essere atee e apostate.
Dhaka (AsiaNews) – La polizia di Dhaka ha arrestato nella notte Moinul Islam Shamim, considerato mandante e organizzatore dell’assassinio dell’editore liberale Faisal Arefin Dipan. Quest’ultimo era stato ucciso il 31 ottobre 2015 perché colpevole di aver espresso idee progressiste e aver pubblicato i testi di Avijit Roy, un blogger ucciso anch’esso per le sue posizioni critiche dell’islam radicale. Nel frattempo nuove minacce di morte hanno colpito cinque note personalità di Jessore, nel sud-ovest del Paese, accusate di essere “atee e apostate”.
Dopo la strage di matrice islamica del primo luglio scorso all’Holey Artisan Bakery Cafè, il Bangladesh continua a essere terreno fertile per l’estremismo. Stanotte è stato arrestato il mandante dell’omicidio di Dipan, proprietario del Jagriti Prokashani, accoltellato il 31 ottobre 2015 intorno alle due del pomeriggio (ora locale) mentre si trovava nel suo ufficio vicino all’Aziz Cooperative Market di Shabagh, a Dhaka.
L’arrestato è un esponente di spicco del gruppo islamico (bandito) Ansarullah Bangla Team, già noto alle cronache per aver augurato la “giusta morte” ad una lista di intellettuali laici. Sulla testa dell’uomo pendeva una taglia di 200mila taka bangladeshi (circa 2.300 euro). Masudur Rahman, vice commissario della polizia metropolitana di Dhaka, ha riferito che gli agenti hanno scovato il ricercato nel quartiere del Cherag Ali Market di Tongi a Gazipur, una periferia della capitale. Shamin è stato portato in carcere e verrà ascoltato dagli inquirenti.
Intanto ieri nella città sud-occidentale di Jessore i militanti di un altro gruppo islamico illegale, Hizb ut-Tahrir, hanno inviato una lettere minatoria all’ufficio del commissario distrettuale. La missiva contiene minacce di morte contro cinque esponenti politici, attivisti e sindacali. Diretta contro coloro che chiamano “gentili atei”, gli estremisti promettono: “L’omicidio di atei e apostati è la via per il paradiso per i musulmani. È giunta l’ora della vostra sentenza di morte. L’esecuzione potrà avvenire in qualsiasi momento. Non osate molestare i fratelli militanti”.
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