26/11/2024, 12.53
BANGLADESH
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Dhaka, ancora violenze: chiusa scuola cattolica e arrestato leader indù

di Sumon Corraya

Dopo i sanguinosi scontri tra studenti nella Capitale - almeno 100 i feriti - la St. Gregory's High School & College costretta a interrompere le lezioni per i danni riportati. Il preside p. Ribeiro: "Assalto premeditato". L'ordine è stato ristabilito dall'esercito. Intanto all'aeroporto è stato arrestato per "sedizione" Chinmoy Krishna Das, esponente indù. L'ong delle minoranze religiose: "Violenza senza precedenti".

Dhaka (AsiaNews) - La St. Gregory's High School & College, storica istituzione cattolica di Dhaka fondata nel 1882 che ha sede nella città vecchia, ha chiuso i battenti a tempo indeterminato dopo i danni riportati a seguito delle violenze che hanno coinvolto migliaia di studenti negli ultimi giorni, e che hanno causato almeno cento feriti e distruzioni di edifici. Mentre ieri pomeriggio, all’aeroporto della capitale, è stato arrestato con l'accusa di "sedizione" un leader della minoranza indù, il religioso Chinmoy Krishna Das dell’International Society for Krishna Consciousness (ISKCON).

Due episodi che raccontano quanto gli oltre cento giorni del governo ad interim di Muhammad Yunus non abbiano fermato una crescente deriva islamista, che sta prendendo di mira le minoranze, nonostante diversi tentativi di riforme. Il premio Nobel che ha preso in mano il Paese per traghettarlo verso elezioni democratiche che continuano a farsi attendere, sta disattendono le speranze di chi pensava che la fuga dopo 15 anni della prima ministra Sheikh Hasina avrebbe permesso al Bangladesh di voltare davvero pagina, con la costruzione di un Paese senza discriminazioni e inclusivo per tutta la società.

La St. Gregory's High School & College il 24 novembre intorno alle 17 è stata attaccata da una folla di oltre 500 persone non identificate. Gli aggressori hanno sfondato la recinzione di sicurezza, ferendo due guardie, Nazmul Haque e Suman Gomes, che sono state ricoverate. La folla ha vandalizzato le aule, mandato in frantumi i vetri delle finestre, distrutto documenti e danneggiato le telecamere a circuito chiuso, addirittura con l’ausilio di esplosivi. Fr. Placido Pietro Ribeiro, il preside, ha espresso il suo sgomento per la distruzione. “È stato un assalto premeditato”, ha dichiarato. Ha elogiato il rapido intervento di insegnanti, studenti e forze dell'ordine, che hanno riportato la situazione sotto controllo. E ha chiesto pazienza e collaborazione, esortando tutte le parti interessate a evitare la violenza.

“I lavori di restauro, che comprendono la pulizia e la riparazione dei danni, sono già in corso. Questi interventi sono urgenti e richiedono tempo. Puntiamo a riprendere le normali attività scolastiche non appena i locali saranno completamente risistemati e sicuri per gli studenti e il personale”, ha aggiunto il preside.

L’assalto ha seguito una sanguinosa faida scoppiata pochi giorni prima tra studenti del Dr. Mahbubur Rahman Mollah College e quelli dei college governativi Shaheed Suhrawardy e Kabi Nazrul, che ha causato una escalation di violenza a Dhaka. Gli scontri si sono intensificati il 25 novembre e hanno avuto luogo all’interno e nei dintorni del Mollah College, quando oltre 20mila studenti si sono affrontati per più di quattro ore, secondo i testimoni. Le autorità del college hanno anche denunciato furti durante il caos. Per ristabilire l'ordine sono stati dispiegati l'esercito e la Border Guard Bangladesh (BGB). Sebbene sia circolata la voce di tre studenti morti, la polizia ha smentito qualsiasi decesso.

I disordini sono iniziati il 18 novembre dopo il decesso al National Medical College Hospital di Abhijit Howlader, uno studente del Mollah College. Accusando il personale di negligenza medica, il 24 novembre gli studenti dello stesso istituto hanno inscenato una protesta chiamata “Super Sunday”, durante la quale hanno vandalizzato l'ospedale e il vicino Suhrawardy College. L'incidente ha disturbato una sessione in corso al Suhrawardy, in cui gli studenti del primo anno del Nazrul stavano sostenendo gli esami. Per vendetta, il 25 novembre gli studenti di Suhrawardy e Nazrul hanno organizzato la contro-protesta “Mega Monday”. Nell'ondata di violenza è stato presa di mira anche la St. Gregory's High School & College, che è una storica istituzione educativa di Dhaka fondata nel 1882 dai missionari americani. 

Quanto invece all’arresto di Chinmoy Krishna Das, dall'India l'International Society for Krishna Consciousness (ISKCON) ha diffuso un comunicato definendolo una notizia “inquietante” e chiedendone l’immediato rilascio. “È oltraggioso fare accuse infondate sul fatto che l'ISKCON abbia qualcosa a che fare con il terrorismo in qualsiasi parte del mondo”, ha aggiunto. La società inoltre “esorta il governo indiano a prendere provvedimenti immediati, a parlare con il governo del Bangladesh e a comunicare che siamo un movimento amante della pace”. La polizia del Bangladesh, confermando la detenzione, sostiene di aver agito sulla base di una denuncia specifica.

A Dhaka diversi manifestanti hanno marciato e si sono radunati all'incrocio di Cheragi, scandendo slogan e chiedendo la liberazione di Das. Diversi video diventati virali sui social media nella tarda serata di ieri hanno mostrato cariche della polizia. “Chinmoy Krishna Das Brahmachari è stato accusato di sedizione dopo aver guidato una massiccia manifestazione di indù che protestavano contro gli attacchi d'odio e chiedevano protezione dagli islamisti”, ha dichiarato Kanchan Gupta, ministro dell’Informazione indiano.

Episodi di vandalismo, saccheggio, incendio doloso, accaparramento di terre e minacce di lasciare il Paese sono stati ripetutamente denunciati dalla comunità indù dopo il giuramento del governo ad interim l'8 agosto sotto la guida di Muhammad Yunus. L’organizzazione Bangladesh Hindu-Buddhist-Christian Unity Council aveva già inviato una “lettera aperta” a Yunus, esprimendo “profondo dolore e preoccupazione” per la “violenza senza precedenti” di un particolare gruppo contro le minoranze.

Anche se Yunus e il suo consigliere per gli affari religiosi A F M Khalid Hossain hanno assicurato che l'attuale governo crede nell'armonia tra le comunità, le violenze comunitarie continuano a causare paura, ansia e incertezza diffuse tra le minoranze del Bangladesh, soprattutto tra gli indù.

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)

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