Dhaka, allarme antrace: oltre 300 persone colpite
Dhaka (AsiaNews) – E’ allarme antrace in tutto il Bangladesh. Dal 18 agosto 327 persone sono state colpite dall’infezione in cinque distretti del Paese. Ieri, il governo ha allertato le autorità sanitarie, ordinando l’eliminazione di tutti i capi di bestiame infetti e la distribuzione di vaccini. Secondo le autorità questa è la più vasta epidemia di antrace nella storia del Paese.
L’antrace è un’infezione derivata da un batterio che si sviluppa nel terreno e si trasmette all’uomo attraverso gli animali. Durante la stagione delle piogge l’acque piovana porta in superficie il batterio, che si annida nelle acque stagnanti. Il contagio avviene tramite inalazione, contatto o con l’ingestione di carne infetta. Una volta contratto il bacillo, l’infezione colpisce le vie respiratorie e se non curato può essere letale.
Abdul Latif Biswas , ministro per la pesca e l’allevamento, afferma: "Abbiamo emesso un allarme rosso e chiesto a veterinari, medici e operatori sanitari di accertare quanto prima il numero delle vacche di vacche infette e di eliminarle”. Il ministro aggiunge di aver ordinato la distribuzione di oltre 500mila fiale di vaccino da somministrare agli animali nelle aree più a rischio.
Nonostante le rassicurazioni del governo, Mahmudur Rahman, direttore dell’Istituto nazionale di epidemiologia, dice che le autorità stanno ancora cercando una soluzione efficace per combattere l’epidemia. Secondo il funzionario, nel Paese non vi sono abbastanza persone specializzate per affrontare l’emergenza e le fiale di vaccino disponibili non sono sufficienti.
Altro problema è il controllo delle carni infette vendute in città da commercianti senza scrupoli. Un dirigente della Dhaka City Corporation (DCC), anonimo per motivi di sicurezza, dice che al momento la merce venduta nei negozi non subisce controlli e l’epidemia potrebbe diffondersi anche nelle città.
In questi giorni Dcc e governo hanno lanciato una campagna di informazione per avvertire la popolazione sui rischi derivanti dal consumo di carne infetta da antrace.
25/10/2004