18/03/2024, 12.34
INDIA
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Delhi, studenti cristiani accompagnano gli amici musulmani nel Ramadan

di Nirmala Carvalho

Nell'anno in cui il mese sacro islamico e la Quaresima si sovrappongono un'iniziativa di dialogo interreligioso tra Roma e l'India coordinata da Gaetano Sabetta e Nadjia Kebour della Pontificia Università Urbaniana e dal gesuita p. Victor Edwin. "Una via per imparare anche a non essere d'accordo, rispettandosi a vcienda".

Delhi (AsiaNews) – Giovani studenti cristiani a Delhi e a Roma stanno portando avanti un’iniziativa speciale di accompagnamento nella preghiera e dialogo con i fratelli e le sorelle musulmani durante il mese sacro del Ramadan. Un gesto che assume un significato particolare in un contesto come quello dell’India di oggi. A promuovere l’iniziativa sono stati due docenti della Pontificia Università Urbaniana - il prof. Gaetano Sabetta e la prof.sa Nadjia Kebour, musulmana algerina che vive da anni a Roma - insieme ad alcuni studenti e ad altri amici del movimento dei Focolari di Delhi e al gesuita p. Victor Edwin SJ, dell'Associazione Studi Islamici della capitale dell’India.

“Alcuni giovani studenti cristiani di Roma e Delhi stanno accompagnando i loro amici musulmani nella preghiera durante il mese di Ramadan - spiegano ad AsiaNews i prof. Gaetano Sabetta e Nadjia Kebour -. Quest’anno il Ramadan coincide con il periodo della Quaresima, sono dunque entrambi periodi religiosamente e spiritualmente significativi che possono stimolare incontri tra credenti e una rinnovata comprensione interreligiosa. Sia Delhi sia Roma sono luoghi centrali per indù, musulmani e cristiani, e un’iniziativa del genere è senza dubbio di grande significato religioso e morale”.

L'iniziativa si inserisce nel solco di un’esperienza già vissuta in altri contesti: “È nata nell'isola filippina di Mindanao – raccontano Sabetta e Kebour - dove i cristiani hanno avviato un programma chiamato Accompanying Ramadan. Questa pratica spirituale è stata poi ripresa in alcune parrocchie della città di Liverpool, aggiungendo alcune informazioni sul Ramadan. Data l'importanza fondamentale del Corano per i musulmani, si è inoltre pensato che questa guida alla preghiera potesse essere integrata con alcune brevi informazioni sul libro sacro musulmano. Sono nate così le brevi riflessioni quotidiane sui versetti del Corano che il card. Michael Fitzgerald, grande figura del dialogo islamo cristiano, ha voluto offrire da cristiano come opportunità per accompagnare spiritualmente i nostri fratelli e sorelle musulmani durante il Ramadan. Divenute un libro intitolato ‘In viaggio con i musulmani. Ascoltare, pregare e lavorare insieme’ stanno scandendo giorno per giorno l’iniziativa”.

A essere coinvolti sono diversi studenti di Roma e Delhi coordinati dai tre docenti. “Si inserisce in un movimento più ampio di dialogo e incontro interreligioso – continuano i due docenti della Pontificia Università Urbaniana - che coinvolge anche la pratica dell'Interfaith Scriptural Reasoning, uno strumento di dialogo interreligioso che riunisce persone di fedi diverse per leggere e riflettere sulle scritture di ciascuno. Qui non si tratta di cercare un accordo, ma di esplorare i testi e le loro possibili interpretazioni attraverso i confini della fede e di imparare anche a ‘non essere d'accordo’. Il risultato è spesso una comprensione più profonda delle scritture dell'altro e delle proprie e lo sviluppo di forti legami tra le comunità religiose”.
Uno dei giovani studenti commentava in questi giorni: “È una piccola porta aperta per ogni cristiano per entrare nel mondo religioso musulmano, trarne beneficio e gioire superando tutti i pregiudizi’”.

“La nostra speranza – concludono Sabetta e Kebour - non può che essere quella di promuovere un innamoramento tra religioni e culture, attraverso la conoscenza reciproca e la condivisione, anche attraverso azioni comuni da realizzare per il bene comune. Non mancano le difficoltà, visti i pregiudizi derivanti dall'ignoranza e dalla semplificazione reciproca, e la difficoltà di avvicinarsi all'altro, ma nulla può fermare questo lento ma costante movimento di avvicinamento interreligioso all'unico Dio”.

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