27/04/2004, 00.00
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Delegazione vaticana ad Hanoi per nomina di un vescovo e libertà religiosa

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – La nomina di un vescovo per la diocesi di Than Hua (nord Vietnam), che è vacante da 2 anni, e un miglioramento della difficile situazione della Chiesa cattolica in Vietnam sono gli obiettivi centrali della visita che una delegazione vaticana compie da oggi ad Hanoi, dove si tratterrà fino alla fine del mese.

La delegazione, che è guidata da mons. Pietro Parolin, sottosegretario per le relazioni con gli Stati, al suo primo incarico ufficiale all'estero, dopo la sua nomina nel dicembre 2002, ha in programma incontri con personalità del governo vietnamita.

 Nella delegazione è presente come esperto anche mons. Barnaba Phuong, egli stesso vietnamita, della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.

La visita vaticana è l'ultima di una serie che da 10 anni i rappresentanti della Santa Sede compiono in Vietnam, col quale non ci sono rapporti diplomatici. Nell'ottobre 2002, vi è stata la visita in Vaticano del vice-primo ministro Wu Khoang.

 Il governo vietnamita  non permette di nominare direttamente i vescovi. Hanoi esige che la Santa Sede presenti alcuni nomi fra i quali il governo sceglie il candidato  che più gli aggrada. Il metodo settecentesco è l'unica via che il governo ha lasciato al Vaticano per poter nominare i pastori del Vietnam, una delle chiese più vive e più numerose dell'Asia.

Analogo comportamento le autorità del Paese hanno per tutti gli aspetti della libertà religiosa della comunità cattolica, che è fortemente compressa. Secondo i nuovi regolamenti per le religioni, il governo decide le entrate in seminario, i candidati all'ordinazione sacerdotale; le nomine nelle parrocchie e le nomine dei professori nei seminari, oltre a quelle dei vescovi.

Sacerdoti e vescovi sono inoltre sottoposti a controlli continui per i loro spostamenti pastorali nelle diocesi; i seminari devono obbligatoriamente insegnare il marxismo.

I cattolici vietnamiti costituiscono circa l'8-9% della popolazione del Vietnam e la chiesa vietnamita ha molte vocazioni. Una personalità vaticana  ha comunicato ad AsiaNews che in ogni diocesi vi sono almeno 100 giovani disponibili ad entrare in seminario, ma il governo permette che comincino gli studio solo a una decina per ogni diocesi. In questi anni la chiesa cattolica vietnamita ha presentato molte volte la richiesta di aprire più seminari, ma il governo rinvia continuamente la concessione dell'autorizzazione.

Anche le pubblicazioni ecclesiali sono controllate. Da più di un anno il governo ha dato il permesso di pubblicare un bollettino di informazione religiosa, ma ne controlla i contenuti.

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