Decine di raid aerei su Gaza in risposta ai missili di Hamas
Gerusalemme (AsiaNews) - Aerei israeliani hanno lanciato decine di attacchi aerei lungo la striscia di Gaza per tutta la notte, dopo una serie di attacchi missilistici sulle cittadine del sud di Israele, rivendicati da Hamas.
L'esercito di Israele ha dichiarato che da Gaza sono stati lanciati almeno 40 missili intercettati su Ashadod e Netivot. Circa 16 hanno colpito la città di Beersheva.
Fonti ospedaliere a Gaza affermano che almeno 12 palestinesi, fra cui donne e bambini, sono stati feriti durante i raid. Alcune case - di militanti, secondo Israele - sono state distrutte. Nel mese di giugno circa 12 persone sono state uccise a Gaza a causa dei raid aerei.
Il lancio dei razzi è motivato da Hamas come una risposta "all'aggressione sionista" che avrebbe ucciso nei giorni scorsi cinque militanti. Israele si difende dicendo che quei cinque sono stati uccisi manipolando da sé degli esplosivi.
Il ritorno agli scontri di sempre distoglie lo sguardo da quanto è successo in questi giorni a Gerusalemme, dove sei giovani estremisti ebrei hanno rapito e bruciato vivo Mohammed Abu Khdair, un 16enne palestinese, forse come vendetta per il rapimento e l'assassinio di tre giovani israeliani nella West Bank. I tre, Naftali Fraenkel, Gilad Shaar e Eyal Yfrah stavano facendo l'autostop vicino all'insediamento di Gush Etzion e sono stati rapiti a metà giugno. I loro corpi sono stati ritrovati la scorsa settimana.
L'uccisione del giovane palestinese ha provocato oltraggio e vergogna in Israele. Il presidente uscente Shimon Peres, telefonando al padre del giovane ucciso, ha detto di "avere vergogna da parte della mia nazione e sono addolorato per lei".
Due giorni fa lo zio di uno dei giovani isreliani uccisi, Yishai Fraenkel, ha parlato al telefono con il papà del giovane palestinese esprimendo le sue condoglianze, aggiungendo di essere inorridito nel venire a conoscere che gli uccisori di Abu Khdair sono dei giovani ebrei.
La rivendicazione di Hamas per gli attacchi rischia di avere conseguenze sul governo di unità nazionale palestinese, che aveva chiuso la divisione fra Fatah e Hamas, durata sette anni. Varato il mese scorso, il governo si doveva basare sulla non violenza ed è stato da subito ostacolato e criticato dal governo israeliano come una mossa puramente politica.