Darjeeling, scuola salesiana e industria del tè contro il traffico di donne
Il Salesian College di Sonada di Gorabari e l’azienda Rimpocha Tea stipulano un accordo per la formazione tecnica delle adolescenti. Nella regione ci sono 83 piantagioni della prelibata bevanda, famosa in tutto il mondo. Ogni anno almeno 400 ragazze vengono trafficate dalle aree rurali.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Un college salesiano del Darjeeling, nel West Bengal, ha stipulato un accordo con un’azienda di tè per prevenire il traffico di donne, sfruttate nelle piantagioni con l’offerta di facili guadagni. Il Salesian College di Sonada e il Rimpocha Tea di Rajah Banerjee, con sede a Siliguri, offriranno corsi di formazione a ragazze adolescenti a rischio. P. George Thadathil, preside della scuola, dichiara: “L’educazione e la formazione delle competenze sono l’unica soluzione per evitare che le ragazze diventino preda di trafficanti di esseri umani, che le seducono con false promesse di guadagni veloci e future migliore”.
L’istituto cattolico è situato nel villaggio di Gorabari ed è stato fondato nel 1938. Oltre il 95% dei suoi studenti proviene dalle colline del Darjeeling, note in tutto il mondo per la qualità delle foglie di tè che qui viene prodotto. Nel distretto si trovano almeno 83 piantagioni della prelibata bevanda, disseminate su un’area di 19mila ettari (190 km quadrati). Le piantagioni danno lavoro a più di 52mila persone, tra raccoglitori e trasformatori delle foglie.
L’area rurale è soggetta a forte migrazione da altri territori indiani, dove la popolazione giunge in cerca di lavoro. In prevalenza di povere origini, i lavoratori dell’industria soffrono a causa del basso livello degli stipendi. La povertà è tra le maggiori cause dello sfruttamento di esseri umani, in particolare le ragazze, e motivo di continui spostamenti in cerca di impieghi più remunerativi.
Le organizzazioni che combattono il traffico di esseri umani riportano che almeno 400 ragazze vengono trafficate ogni anno dalle piantagioni. Gli sfruttatori prediligono le aree dove fame e povertà sono più elevate, piuttosto che le località dotate di scuole e strutture sanitarie.
Banerjee discende da una lunga dinastia di coltivatori di tè, tra le prime famiglie a iniziare le piantagioni nel Darjeeling. È anche pioniere dell’agricoltura sostenibile nella regione. Egli spiega: “Rimpocha non è solo tè, ma anche una filosofia di vita che si basa su cinque pilastri di sostenibilità: terreno sano, donne economicamente indipendenti, concime biodinamico e combustibile dalle vacche sacre, prezzi giusti e commercio per i coltivatori emarginati, assistenza tecnologica per la vendita diretta dei loro prodotti”.
Le scuole salesiane contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo del Paese, attraverso formazione, strutture sanitarie, sostegno a famiglie, giovani e malati. L’India, quarta potenza economica a livello mondiale con una popolazione di 1,3 miliardi di abitanti, è divisa da un ampio divario culturale e economico: il 30% della popolazione è disoccupato, analfabeta o manca di formazione tecnica. Più del 22% della popolazione vive in condizioni di povertà. Secondo un rapporto della Oxford Poverty and Human Development Initiative, circa il 31% dei bambini poveri a livello mondiale vive in India.
19/03/2018 11:53