Damasco e Teheran rafforzano la collaborazione bilaterale, siglati 11 nuovi accordi
Nel pacchetto è inserita anche una “cooperazione strategica di lungo periodo”. Gli accordi riguardano diversi settori, fra cui economia, cultura, istruzione, infrastrutture, investimenti e alloggi. Premier siriano: Spedito un “messaggio al mondo”. Una intesa che inasprirà la tensione con Stati Uniti e Israele.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Nella tarda serata di ieri Siria e Iran hanno siglato 11 fra accordi e memorandum di intesa. All’interno del pacchetto è prevista una “cooperazione strategica di lungo periodo”, finalizzata a rafforzare la collaborazione fra Damasco e un suo alleato chiave (assieme a Mosca) nella guerra civile - con derive jihadiste e implicazioni regionali - che da oltre sette anni ha sconvolto il Paese.
Secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale Sana, gli accordi coprono un ampio spettro di settori fra i quali l’economia, la cultura, l’istruzione, le infrastrutture, investimenti e alloggi. La firma è giunta nel contesto della visita ufficiale a Damasco del vice-presidente iraniano Eshaq Jahangiri.
Il premier siriano Imad Khamis parla di “messaggio al mondo” sulla reale consistenza “della collaborazione fra Siria e Iran”. Egli cita inoltre “strutture legali e amministrative” che andranno a beneficio delle compagnie di Teheran che intendono investire in Siria in un’ottica di “effettiva ricostruzione” post conflitto.
Nel contesto degli accordi di intesa vi sono due progetti ferroviari siglati dalle rispettive compagnie nazionali. A questo, prosegue il Primo Ministro, si aggiunge un’opera di ripristino dei porti di Tartus e Latakia, oltre alla costruzione di una centrale elettrica da 540 megawatt di potenza. Infine, vi sono “decine di progetti nel comparto agricolo e nel settore petrolifero”.
La guerra in Siria ha provocato quasi 500mila vittime, oltre sette milioni di sfollati e danni enormi all’economia e alle infrastrutture del Paese, un tempo fra i più moderni e avanzati di tutta la regione mediorientale. Secondo stime Onu, i costi per la ricostruzione si aggirano attorno ai 400 miliardi di dollari. Il vice-presidente iraniano Jahangiri ha promesso che la Repubblica islamica “starà accanto alla Siria nella prossima fase, che sarà contraddistinta dal programma di ricostruzione”.
Nell’agosto scorso Damasco e Teheran avevano già firmato una collaborazione militare e in questi anni la Repubblica islamica ha sostenuto a livello economico l’alleato siriano con forniture di petrolio e diverse linee di credito. Un rafforzamento della cooperazione che inasprirà lo scontro con Washington - che ha promosso sanzioni contro l’Iran ed esponenti vicini al presidente siriano Assad - ma soprattutto Israele che, di recente, ha lanciato diversi raid in territorio siriano per colpire obiettivi iraniani.
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