Dalla Commissione per il fiume Mekong quattro premi ai progetti universitari innovativi
Si è conclusa ieri a Vientiane il quarto summit dell'organizzazione internazionale che riunisce Laos, Cambogia, Vietnam e Thailandia. Per la prima volta è stato indetto un concorso per i giovani. In palio premi da 5mila e 1.000 dollari per modelli che usano la tecnologia a sensori per monitorare i parametri del bacino idrico.
Vientiane (AsiaNews) - La Commissione per il fiume Mekong ha annunciato i vincitori del primo concorso per lo sviluppo di una tecnologia di monitoraggio a sensori aperta a studenti universitari di Cambogia, Laos, Vietnam e Thailandia, alcuni dei principali Paesi bagnati dal corso d’acqua e che compongono l’organizzazione internazionale.
Nell’ambito del quarto summit sulla sostenibilità del Mekong, svoltosi dal 2 al 5 aprile nella capitale del Laos, Vientiane, una giuria internazionale ha assegnato quattro premi da 5mila dollari a tre squadre cambogiane e una laotiana. Altri quattro riconoscimenti da 1.000 dollari sono stati attribuiti ai progetti che hanno ricevuto menzioni d’onore.
La Commissione per il fiume Mekong è nata nel 1995 come piattaforma di diplomazia e cooperazione allo scopo di proporre soluzioni di sviluppo sostenibile e di autosufficienza tecnologica nella regione del bacino del fiume, un’area di 810.000 km quadrati.
“Soluzioni dal Mekong per il Mekong”, è stato il motto proposto da alcuni dei partecipanti per descrivere la competizione rivolta agli studenti universitari, che il 30 e il 31 marzo, prima della conferenza, hanno presentato modelli in grado di misurare e monitorare il livello dell'acqua, le precipitazioni, l'umidità del suolo o la qualità dell'acqua.
Secondo Santi Baran, Chief Strategy and Partnerships Officer della Commissione, gli studenti hanno fornito un contributo inestimabile ai popoli rivieraschi. Lungo il corso d’acqua sono presenti circa 250 stazioni di monitoraggio, che però spesso utilizzano tecnologie di manifattura straniera, costosa e difficile mantenere. "Quando abbiamo iniziato questa esperienza avevamo in mente un'operazione: come ridurre i costi di monitoraggio", ha dichiarato Baran. “Sapevamo che dovevano essere i giovani con tutte le innovazioni nelle loro mani a poter davvero fare la differenza, se avessimo dato loro un'opportunità. E nessuno può fare un lavoro migliore dei giovani che sono qui oggi. Hanno dimostrato che le persone del Mekong possono produrre la tecnologia in autonomia e qui sul suolo del Mekong”, ha aggiunto.
Il concorso era formalmente iniziato a ottobre dello scorso anno dopo che erano state selezionate 15 squadre da altrettanti atenei che hanno dovuto lavorare sotto la supervisione dei propri professori. Ai progetti più promettenti era stato erogato anche un contributo di 800 dollari. Nel valutare i progetti i giudici si sono detti colpiti anche dalla diversità all'interno dei team, sia in termini di genere che di percorsi di studi: hanno partecipato infatti 34 donne e 36 uomini provenienti dalle facoltà di matematica, ingegneria, fisica, idrologia, scienze ambientali, informatica, oceanografia e meteorologia.
"Dopo aver aderito a questa competizione, ci siamo resi conto che nessun altro può aiutarci se noi per primi non aiutiamo noi stessi", ha affermato Solita Pon, della Cambodia Academy of Digital Technology. “Questa competizione è una grande opportunità per i giovani del Mekong, per farci avanti e affrontare le sfide del fiume. Ci ha permesso di esprimere le nostre idee innovative così come i nostri sentimenti – ché non solo ci preoccupiamo per il nostro fiume, ma ci preoccupiamo anche per il nostro pianeta”.
18/05/2022 13:33