Dall’acqua potabile al catechismo: fervono le attività sociali e pastorali per i migranti
di JB. VU
A Ho Chi Minh City ci sono quasi due milioni di immigrati; per loro le parrocchie predispongono il sostegno sociale che le autorità non sono in grado di offrire e l’aiuto morale e spirituale per affrontare i problemi che pone la grande città.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Ho Chi Minh City – l’antica Saigon - ha circa 8 milioni di abitanti: di questi quasi due milioni sono migranti. Il fenomeno delle migrazioni interne in Vietnam sta crescendo sempre di più: sono persone che vengono a Ho Chi Minh City per ragioni diverse e che sono di differenti religioni, ma con lo stesso comune obiettivo di andare nella grande città per guadagnarsi da vivere.
Ad essi la diocesi dedica particolare attenzione. “Ogni domenica – racconta ad AsiaNews padre Tam, sacerdote della parrocchia di Mau Tam – dico messa per 300 migranti. La parrocchia organizza per loro e per i loro figli attività sociali e pastorali. E’ commovente vederli ogni domenica partecipare con fervore alla messa. I loro figli sono battezzati e ricevono i sacramenti. Le nostre attività li aiutano ad avere nella loro vita indirizzi morali e spirituali. Attorno alla parrocchia, poi, ci sono numerosi problemi sociali. Le autorità locali sono incapaci di affrontarli. Ma il comitato pastorale ed io svolgiamo questa attività fin dal 2005”.
Padre Dong, che era nella parrocchia di Phu Lam, quando nel 2006 fu visitata dal cardinale Crescenzio Sepe, dice che “è bello vedere i migranti prendere acqua potabile dalla sorgente grazie ad una pompa della parrocchia. Sono di diverse religioni. La parrocchia ha 7mila abitanti, quasi 3mila di loro sono migranti. Abbiamo lassi di preparazione al matrimonio per più di 500 giovani, così ogni giorno vengono qui e imparano il catechismo e condividono esperienze di vita. Abbiamo appena ricevuto un progetto di formazione vocazionale dalla Chiesa cattolica tedesca e così abbiamo avviato corsi per andare incontro alle necessità per i giovani della parrocchia ed i migranti”.
Vu Kieu My, un laico, operatore sociale della parrocchia di Mau Tam, racconta che “da quando padre Tam è venuto qui ed ha cominciato a lavorare con la gente, ho visto rinnovarsi la parrocchia. Non è facile in Vietnam, ma ora abbiamo attività pastorali e sociali per giovani, bambini ed anziani. La mia famiglia – continua – vive qui dal 1954 insieme con 2550 parrocchiani e so che molti giovani sono stati spinti verso il consumismo e deviazioni sociali. Noi abbiamo le associazioni parrocchiali e le organizzazioni cattoliche con le quali abbiamo organizzato incontri, discussioni, insegnato catechismo, letto la Bibbia e pregato in piccoli gruppi. Con queste attività siamo vicini alla Chiesa e a Dio. E’ grandioso avere 22 catechisti che lavorano volontariamente con i giovani e insegnano catechismo ai figli dei migranti”.
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