Dal lavoro alle altre grazie: la devozione dei cattolici di Dhaka a sant’Antonio
I cattolici del Bangladesh hanno reso omaggio al santo di Padova, la cui festa cade oggi con una messa celebrata da mons. Bejoy N. D’Cruze. La richiesta di un fedele disoccupato in cerca di lavoro. L’impatto “negativo” della guerra russa in Ucraina sull’industria e tessile nel Paese. La gioia di una donna che, grazie all’intercessione di sant’Antonio, ha avuto una bambina.
Dhaka (AsiaNews) - “Ero rimasto disoccupato. Sono venuto a pregare sant’Antonio, chiedendogli la grazia di poter trovare un lavoro”. Sujit Costa racconta ad AsiaNews la sua storia di operaio in una fabbrica di abbigliamento a Savar, almeno fino a tre mesi fa quando si è ritrovato all’improvviso senza un impiego a causa della crisi nel settore. Lo abbiamo incontrato durante la festa dedicata al santo originario di Padova, nel nord-est Italia, che si è tenuta nell’omonima chiesa a Kamalapur, sobborgo della capitale del Bangladesh.
Il 36enne racconta che all’origine della crisi vi è la guerra russa in Ucraina, che ha avuto un impatto estremamente negativo nell’industria dell’abbigliamento. Molte nazioni un tempo compratrici hanno ridimensionato il volume di acquisti dal Bangladesh e molte aziende hanno tagliato i costi e il personale, causando licenziamenti a raffica di cui ha fatto le spese lo stesso Sujit Costa. Ora sta cercando lavoro in un’altra azienda, come responsabile del controllo della qualità.
Momots Rosario è venuta alla festa di sant’Antonio per esprimere la propria gratitudine. “Dopo il matrimonio - racconta - per otto anni non sono riuscita ad avere figli. Lo scorso anno sono venuta a Kamolapur per la festa e ho chiesto una grazia a Gesù attraverso sant’Antonio. Ho ottenuto risposta alla mia preghiera e tre mesi fa sono stata benedetta dalla nascita di mia figlia”. Due storie, due esempi di devoti fra gli oltre 6mila fedeli che hanno partecipato alle celebrazioni, alcuni venuti per chiedere e altri per ringraziare in santo di Padova.
Il parroco p. Joyonta Sylvester Gomes è soddisfatto per il numero consistente di fedeli per i quali è stato allestito un pranzo gratuito, offerto dalla Chiesa locale. “Ogni anno - racconta ad AsiaNews - organizziamo un pranzo per i fedeli col contributo dei cattolici locali. Molti fedeli vengono alla festa da altre parrocchie della città di Dhaka. I cattolici del Bangladesh hanno un’immensa devozione per sant’Antonio [vicino a poveri e malati, oltre che profondo conoscitore delle scritture e celebrato per i miracoli in vita]. La sua festa cade oggi, 13 giugno, ma qui lo festeggiamo il venerdì [9 giugno] perché è giorno di festa” in una nazione a larga maggioranza musulmana.
Mons. Bejoy N. D’Cruze, arcivescovo di Dhaka e presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh (Cbcb) ha presieduto la messa e, nell’omelia, ha ricordato le virtù del santo e invitato i fedeli a seguirne l’esempio nella vita di tutti i giorni. “In generale, ci rivolgiamo a sant’Antonio se perdiamo qualcosa. Noi cristiani del Bangladesh stiamo perdendo dalle nostre vite valori come la famiglia, la fede religiosa, l’unità e molto altro. Preghiamo sant’Antonio - ha proseguito il prelato - in modo che possano tornare a risplendere nelle nostre vite”.