Daejeon, tutte le religioni pronte a dare il benvenuto al Papa
Daejeon (AsiaNews) - L'annunciata visita di papa Francesco in Corea del Sud sta aiutando anche il movimento e il dialogo interreligioso in corso nel Paese. I coreani di tutte le religioni traducono l'espressione "effetto Francesco" con: "Lo spirito del pontefice e la sua azione per i poveri smuove i cuori, dei cattolici ma anche dei non cattolici". E un leader buddista locale aggiunge: "Averlo visto in azione mi fa pensare che porti il Paradiso ai poveri e agli ammalati. Ho molta stima di lui".
In questo clima di collaborazione interreligiosa si è svolta la "Conferenza dei religiosi per la pace", che coinvolge le aree di Daejeon, Sejong e Chungnam. Il gruppo, guidato dal vescovo cattolico mons. Lazzaro You Heung-sik, comprende la comunità anglicana, rappresentata dal vescovo Kwan Heiyeon; i buddisti, con il vice presidente dell'Unione ven. Beubrun; i protestanti, con il pastore Nam Jaeyoung; i confuciani, con Oh Donghwan. Il Segretario generale è il ven. Zigang, capo del tempio buddista Nokyawon.
La riunione si è svolta lo scorso 2 aprile proprio a Daejeon, visto che la visita del Papa è collegata alla Giornata asiatica della Gioventù che si svolgerà proprio in questa diocesi. Durante l'incontro, mons. You ha spiegato lo scopo della visita di Francesco: incontrare i giovani asiatici e beatificare i 124 "nuovi" martiri coreani.
Tutti gli esponenti delle varie fedi si sono detti d'accordo sul fatto che il pontefice "porterà veramente pace e gioia in Corea" e aiuterà il movimento e il dialogo interreligioso: tutti loro hanno annunciato che affiggeranno un cartello di benvenuto sulle porte dei vari luoghi sacri delle varie fedi dedicato al Papa.
Il giorno dopo l'incontro, il venerabile buddista Ongsan - ex presidente del tempio Sudeoksa, molto vicino ai luoghi che visiterà il pontefice - ha scritto una lettera al "Giornale di Daejeon" dal titolo: "Dò il benvenuto alla visita di papa Francesco". Nella sua lettera scrive: "Io sono impressionato dalle azioni del papa per i poveri. L'anno scorso ho letto che Francesco baciato un malato di neurofibroma durante l'udienza generale, e che quel malato ha detto di aver sentito il Paradiso durante l'abbraccio del Papa. Allora ho pensato che il Papa è colui che porta il Paradiso ai poveri e ai malati. Grazie alla sua azione a favore dei poveri e dei malati, mi aiuta a superare i muri tra le religioni. Ho un grande rispetto per lui".