29/07/2024, 15.11
ASIA - OLIMPIADI
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Da tradizione europea a disciplina orientale: le medaglie asiatiche nella scherma

Nei primi due giorni di gare, gli schermidori asiatici hanno conquistato tre medaglie d'oro su quattro. Uno sport sempre più popolare in Corea del Sud e in Giappone, mentre Hong Kong è sul punto di elevarla a sport nazionale. La vittoria nella spada femminile di Vivian Kong Mai-wai dopo quella di Edgar Cheung Ka-long, che emerse come nuova star della città con l'oro nel fioretto maschile a Tokyo 2020.

Parigi (AsiaNews) - Dopo due giorni di competizioni olimpiche, tre ori su quattro nella scherma sono stati conquistati da nazioni asiatiche. Vivian Kong Mai-wai, di Hong Kong, ha vinto la sfida nella spada femminile, mentre il sudcoreano Oh Sang-uk ha conquistato il podio nella sciabola maschile e il giapponese Kano Koki nella spada maschile. Ma anche la statunitense Lee Kiefer, che ha vinto (di nuovo) il fioretto femminile, ha origini asiatiche: la madre, Teresa, è nata nelle Filippine ed è emigrata negli Stati Uniti da giovane.

Le gare di scherma sono in programma fino al 4 agosto e diverse medaglie sono ancora in palio. Ma sicuramente, da disciplina tradizionalmente europea (in origine praticata soprattutto in Italia e in Francia e poi in Ungheria), la scherma è oggi diventata di dominio internazionale. E anche molto popolare in Asia, almeno da una decina d’anni. 

La Corea del Sud ha vinto almeno una medaglia d’oro nella scherma in ogni edizione a partire dai Giochi di Londra del 2012 e Oh Sang-uk è stato tre volte campione del mondo prima di vincere l’oro a Parigi. La squadra maschile è arrivata in Francia con una nuova formazione, che però si è già conquistata un argento a marzo durante la Coppa del Mondo a Budapest. Gu Bon-gil, Oh Sang-uk, Park Sang-won e Do Gyeong-dong ora tenteranno l’impresa di conquistare il terzo oro consecutivo nella sciabola maschile a squadre (competizione che a Rio 2016 non era prevista), un obiettivo finora centrato solo dall’Ungheria che dal 1928 al 1960 ha dominato la disciplina vincendo sette titoli consecutivi. Anche la squadra di spada femminile, dopo l’argento di Tokyo 2020, punta all’oro olimpico.

Anche in Giappone la popolarità della scherma è in crescita, grazie ai successi degli ultimi anni (a Tokyo, Kano Koki aveva già vinto un oro ma nella competizione a squadre), ma più lentamente: se la Corea del Sud è al quinto posto al mondo in termini di popolarità della disciplina a livello nazionale, il Giappone è undicesimo. E secondo alcuni commentatori non è un caso che la scherma piaccia sempre di più nei Paesi da cui hanno avuto origine diversi tipi di arti marziali, tra cui, per esempio, il kendo giapponese, uno sport da combattimento in cui si usano delle spade di bambù al posto delle tradizionali katana dei samurai.

Storia diversa per Hong Kong: già tre anni fa l’ex colonia britannica aveva stupito il mondo con il primo oro olimpico in assoluto nella scherma: in finale, Edgar Cheung Ka-long batté il campione del fioretto in carica, l'italiano Daniele Garozzo, diventando da un giorno all’altro una star nazionale. Un’impresa che potrebbe ripetersi, dopo l’oro di due giorni fa di Vivian Kong Man-wai che ha battuto nella spada l’atleta di casa Auriane Mallo. Cresciuta in Canada dai 2 ai 6 anni, ha più volte rifiutato le richieste di naturalizzazione avanzate dalla federazione di Ottawa e ha superato due gravi infortuni ai legamenti crociati prima di arrivare a Parigi.

La scherma, introdotta a Hong Kong durante il colonialismo britannico, cominciò a raccogliere le prime vittorie internazionali tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000. Fu però solo ai Giochi asiatici del 2010 che la città di 7,5 milioni di abitanti emerse come nuova potenza regionale, quando gli schermidori hongkonghesi vinsero sette medaglie. Un risultato ottenuto grazie all’attività promozionale nelle scuole da parte delle istituzioni governative, in maniera non diversa da come avviene nella Cina continentale.

Secondo Yeung Wing-sun, presidente dell'Associazione scherma di Hong Kong, il numero di persone interessate alla disciplina è aumentato del 30% dopo la vittoria di di Cheung nel 2021. E per Lobo Louie Hung-tak, docente di educazione fisica alla Education University di Hong Kong, la scherma potrebbe anche diventare lo sport nazionale. Al punto che l’Ufficio per l’istruzione ha proposto di inserirlo tra i criteri di valutazione per l’accesso alla scuola secondaria. 

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