Da Zarif gli auguri agli ebrei in Iran e nel mondo per il Nuovo Anno
Un messaggio improntato alla distensione in un momento di grande tensione fra Iran e Israele. Su twitter il capo della diplomazia di Teheran ha rilanciato immagini dei festeggiamenti nella capitale. In due anni l’esercito israeliano ha centrato oltre 200 obiettivi iraniani in Siria.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Il ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif, grande artefice dell’accordo nucleare del 2015, ha rivolto su twitter gli auguri alla comunità ebraica nel Paese e in tutto il mondo per il Nuovo Anno (il Rosh haShana). Un messaggio improntato alla distensione, in un momento di massima tensione diplomatica e militare fra la Repubblica islamica e Israele per il ruolo ricoperto da Teheran nella regione.
“Mentre il sole cede il passo alla luna - scrive il capo della diplomazia iraniana - auguro a tutti i miei concittadini ebrei e a tutti i membri della comunità ebraica nel mondo un felice Anno Nuovo, colmo di pace e armonia”. Felice Rosh Hashanan, conclude Zarif. Egli ha inoltre rilanciato immagini di festeggiamenti da parte della minoranza ebraica nella capitale.
Gli auguri giungono in un contesto di profonda tensione fra Iran e Israele. La scorsa settimana lo Stato ebraico ha confermato in via ufficiale di aver sferrato oltre 200 attacchi contro obiettivi iraniani in Siria negli ultimi due anni. Il governo guidato dal premier Benjamin Netanyahu non esclude la possibilità di colpire sospetti obiettivi militari iraniani in Iraq.
La Repubblica islamica non riconosce Israele e minaccia di attaccare obiettivi di Israele e Stati Uniti in caso di offensiva americana contro Teheran. Nel maggio scorso il presidente Usa Donald Trump ha ordinato il ritiro dall’accordo nucleare (Jcpoa), introducendo nuove sanzioni contro Teheran, le più dure della storia.
Da qui il significativo calo registrato nell’economia iraniana dopo anni di decisa crescita; a farne le spese, è stata in primis la parte più debole e vulnerabile della popolazione.
In Iran la comunità ebraica è riconosciuta in via ufficiale - come minoranza religiosa, al pari degli zoroastriani - e può contare su un seggio all’interno del Parlamento. Stime non ufficiali riferiscono che nella Repubblica islamica vi sarebbero almeno 25mila ebrei (prima della Rivoluzione islamica del 1979 erano 85mila). Dopo Israele, si tratta della seconda comunità ebraica più grande e importante di tutto il Medio oriente.
Nella capitale vi sono almeno 11 sinagoghe, molte delle quali hanno al loro interno scuole ebraiche. A questo si aggiungono due ristoranti kosher, una casa di riposo e un cimitero, oltre a una biblioteca con all’interno circa 20mila libri. Infine, la comunità ebraica ha realizzato il più grande ospedale del Paese (il dr. Sapir), realizzato grazie alle donazioni di privati. Pur essendo ebraico, la maggior parte dei suoi pazienti sono musulmani.
16/09/2015
11/05/2018 08:56