Cyber-attacco mette in ginocchio il centro dati nazionale dell'Indonesia
Le notizie di oggi: a Shanghai due donne e un bambino feriti per un'aggressione sull'autobus di una scuola giapponese. Egitto revoca licenze a 16 agenzie turistiche dopo le morti alla Mecca. Al primo acquazzone piove nel nuovo monumentale tempio di Ram ad Ayodhya. L'unica governatrice donna della Russia si è dimessa criticando la guerra.
INDONESIA
Un cyber-attacco ha compromesso il centro dati nazionale dell'Indonesia, interrompendo i controlli sull'immigrazione negli aeroporti. Gli hacker hanno chiesto un riscatto di 8 milioni di dollari, ha dichiarato all’agenzia Reuters il ministro delle comunicazioni del Paese Budi Arie Setiadi. Le macchine automatiche per i passaporti sono ora funzionanti, ha dichiarato il ministero delle Comunicazioni.
ASIA
Cina, Corea del Nord, Myanmar, Cambogia, Afghanistan, Macao, Papua Nuova Guinea e Brunei, sono i Paesi dell’Asia-Pacifico che restano nel “livello 3” – quello dei Paesi di massimo allarme – nella nuove edizione del rapporto del Dipartimento di Stato Usa sul traffico di esseri umani. Il rapporto registra invece un ulteriore passo avanti del Vietnam, che è stato tolto dalla "lista di sorveglianza di livello 2" perché il suo governo ha "dimostrato di aver aumentato gli sforzi complessivi" per combattere la tratta, attraverso la presentazione di un nuovo disegno di legge all'organo legislativo e l'aumento dei procedimenti giudiziari contro i trafficanti.
CINA-GIAPPONE
Una donna giapponese e suo figlio sono stati feriti e una donna cinese è stata gravemente ferita ieri in un attacco con coltello a una fermata dell'autobus e all'interno di un autobus di una scuola giapponese a Suzhou, vicino a Shanghai. Secondo quanto dichiarato Consolato generale del Giappone a Shanghai non vi è alcuna indicazione che il sospetto, che si ritiene sia cinese, abbia intenzionalmente preso di mira i cittadini giapponesi. L'ambasciata ha comunque lanciato un allarme per la sicurezza, affermando che recentemente si sono verificati accoltellamenti in luoghi affollati in Cina, tra cui parchi e scuole.
EGITTO-ARABIA SAUDITA
Il governo egiziano ha revocato le licenze di 16 agenzie turistiche per "frode" in seguito alla morte di oltre 1.000 persone durante il pellegrinaggio dell’Hajj alla Mecca, evocando anche possibili azioni penali. L'agenzia AFP ha citato un diplomatico arabo secondo cui almeno 658 dei circa 1300 morti totali alla Mecca provenivano dall'Egitto, e si stima che quasi tutti fossero pellegrini non registrati.
INDIA
Piove acqua dal tetto nell’area più sacra del tempio di Ram ad Ayodhya, nell'Uttar Pradesh, inaugurato con grande sfarzo dal premier indiano Modi appena cinque mesi fa. A denunciarlo è stato il sacerdote capo Acharya Satyendra Das, dopo i primi forti acquazzoni da quando è stato aperto al pubblico. Accusando di negligenza nella costruzione del tempio, Das ha affermato che non esistono dispositivi per il drenaggio dell'acqua piovana dai locali del nuovo tempio costruito sul sito venerato come luogo natale di Ram e dove fino a qualche anno fa sorgeva una moschea musulmana.
TERRORISMO
L’attentato di domenica in due città del Daghestan, secondo l’Istituto di ricerche sulla guerra Isw, è da attribuire alla cellula dell’Isis del Vilayat Kavkaz, avendo rilevato come la filiale russa di Al-Azaim Media, una risorsa del Vilayat Khorasan, ha pubblicato una dichiarazione in cui si lodano “i nostri fratelli del Caucaso” per aver dimostrato di che cosa sono capaci.
RUSSIA
La presidente del distretto autonomo russo di Khanty-Mansijsk, Natalia Komarova, unica governatrice donna di Russia, a capo della zona di Jugra, la principale regione petrolifera del Paese, ha dato le dimissioni affermando che “la Russia non era pronta per la guerra e non ne aveva alcun bisogno, noi avevamo costruito il nostro futuro in tutt’altro modo”.