Cristiani del Kerala: "La nuova legge sull'Istruzione è anti-democratica"
In tutte le chiese dello Stato è stata letta una lettera pastorale che esorta i fedeli a protestare contro la nuova legge sull'istruzione superiore, secondo cui i cristiani il 19 % della popolazione non sono una minoranza e devono sottostare al regime statale.
Thiruvananthapuram (AsiaNews) I sacerdoti di tutte le chiese del Kerala hanno letto ieri una lettera pastorale che esorta i fedeli a protestare contro la nuova legge sull'istruzione superiore nello Stato. La lettera, preparata e firmata dai massimi vertici di tutti i riti, condanna la legge e la definisce "incostituzionale, anti-democratica e contraria alle minoranze".
Dello stesso parere padre Babu Jospeh, portavoce della Conferenza episcopale indiana, che in un'intervista ad AsiaNews accusa il governo di "voler abdicare al suo compito di garantire un'educazione per tutti e di volerlo scaricare sulle spalle di una minoranza che con il duro lavoro ha fatto molto e per questo viene punita".
La Legge 2006 sugli Istituti professionali del Kerala si riserva il diritto di decidere se una comunità è di minoranza oppure no, e su questa base decide anche quante scuole questa comunità può dirigere e la proporzione di studenti di minoranza o no che deve accettare. Gli Istituti cristiani hanno presentato il caso all'Alta corte statale, che dovrebbe pronunciarsi questa settimana.
I leader cristiani avevano dichiarato la giornata di ieri "una domenica di preghiera e digiuno, per protestare contro la legge", che scrivono nella lettera "esclude i cristiani, il 19 % della popolazione, dalla definizione di minoranza. In questo modo, siamo costretti a seguire le direttive statali nella gestione delle nostre scuole. Questa mossa ci penalizza".
La lettera, firmata dall'arcivescovo di rito siro-malankarese Cyril Mar Baselius a nome di tutti i vescovi, afferma che le istituzioni cristiane continueranno a portare avanti ogni azione legale per combattere la nuova norma. Essa accusa inoltre il governo di voler allontanare le comunità l'una dall'altra: "La campagna che ci è stata montata contro si legge secondo cui le nostre sono le scuole più numerose dello Stato, vuole solamente creare un sentimento negativo nei confronti dei cristiani".
"La comunità cristiana sottolinea p. Joseph ad AsiaNews è stata una pioniera dell'educazione in Kerala da 150 anni a questa parte ed il suo lavoro è stato a disposizione di ogni altra comunità". "La nuova legge continua oltre ad essere contraria alla Costituzione, mira a distruggere il lavoro di sviluppo delle comunità di minoranza. Queste dovrebbero essere invece incoraggiate a contribuire allo sviluppo della nazione, invece di punirle per i servizi resi, cosa che questo decreto fa".
"Infatti spiega sono le minoranze che investono le loro risorse per costruire e gestire degli Istituti che poi, in nome della giustizia sociale, sono obbligati a dare i loro frutti al governo".
"E' il governo conclude che prende le tasse pubbliche e che quindi ha il compito di garantire un'educazione anche per i meno abbienti. Sembra invece che ora voglia abdicare a questa responsabilità per scaricarla sulle spalle di persone che hanno lavorato duro per creare realtà funzionali con poche risorse".