07/04/2010, 00.00
BANGLADESH
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Cristiani bangladeshi, la Pasqua sia “presto” festa nazionale

di William Gomes
È la speranza con cui i fedeli hanno condiviso la “gioia della resurrezione”, insieme a musulmani e indù. Tuttavia, non sono mancate minacce contro i cristiani dall’ala fondamentalista islamica. Ministro cattolico: la festa di domenica comporta vantaggi anche all’economia del Paese.
Dhaka (AsiaNews) – I cristiani in Bangladesh si augurano che “presto” la Domenica di Pasqua venga riconosciuta come “festa nazionale”. Intanto, pur fra minacce dell’ala fondamentalista islamica, i fedeli hanno condiviso “la gioia della resurrezione di Cristo” con musulmani, indù e membri di altre religioni.
 
Promode Mankin, cattolico, è il Ministro statale per gli affari culturali. Egli è al terzo mandato parlamentare, eletto nella circoscrizione che fa riferimento all’upazila di Haluaghat, distretto di Mymensingh, nella divisione di Dhaka. Il ministro cattolico appartiene al gruppo indigeno dei “mandi” (o garo), diffusi in diverse aree del Bangladesh e nella vicina India.
 
Mankin conferma le speranze nutrite dai cristiani del Paese, che aspettano il riconoscimento della Pasqua come festa nazionale “da oltre 30 anni”. “Ho sollevato la questione in Consiglio dei ministri – afferma il politico ad AsiaNews – per la prima volta. Il governo dovrebbe dichiarare la domenica di Pasqua come festa nazionale”. Egli aggiunge che, per andare a buon fine, l’iniziativa va sostenuta da “un forte movimento popolare”, perché la frangia islamica è contraria.
 
Il ministro spiega inoltre che la Camera del commercio e dell’industria del Bangladesh (Fbcci) sarebbe favorevole a uno slittamento alla domenica del giorno di festa, rispetto all’attuale venerdì e sabato secondo il calendario musulmano. “In Europa e Stati Uniti – sottolinea – il giorno di festa cade di domenica, mentre in Bangladesh venerdì e sabato. Questo crea un divario di lungo corso, che causa pesanti perdite alle compagnie e alle aziende”. Il popolo è contrario per ragioni di fede, aggiunge, ma “in molti Paesi islamici come il Pakistan la festa settimanale è la domenica”.
 
I cristiani in Bangladesh hanno condiviso la gioia della Pasqua insieme a musulmani e indù, sebbene non siano mancati episodi di fanatismo religioso. P. Leo Desai conferma di aver celebrato la festa “pur fra pesanti minacce”. “Lo stesso gruppo di persone che ha strappato la recinzione che circonda la nostra proprietà – afferma il religioso – ha fatto circolare la voce secondo cui ‘manderemo questi cristiani sulla croce’”.
 
Il Ministro per gli affari culturali è a conoscenza “degli attacchi contro i cristiani”, ma aggiunge di “lavorare per garantire la loro sicurezza”. “I cristiani in Bangladesh – conclude Promode Mankin – aspettano con fiducia che il governo dichiari ‘presto’ la domenica di Pasqua come festa nazionale”.
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